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09/11/2016 19:55:00

Automobilismo. Autoslalom delle Fonti di Scillato: vince il busetano Gulotta

Giunge dalla Direzione Gara dell’Autoslalom delle Fonti di Scillato un vero colpo di scena, mentre tutti i quotidiani on line davano per vincitore il solito Castiglione, dall’esame approfondito dell’ultima delle tre prove, risultava che l’appena consacrato Campione Siciliano Slalom 2016, aveva abbattuto un birillo e così, la penalità di 10”, lo relega al secondo posto, staccato di appena 13 cent./sec. dal concittadino Giuseppe Gulotta (Jonia Corse) che risulta pertanto vincitore dalla manifestazione. Per il resto la classifica, quanto meno per i primissimi posti, resta invariata. Ci scusiamo per il disguido con i nostri Lettori. Così, l’ottava edizione dello Autoslalom delle Fonti di Scillato, ha visto trionfare il busetano Giuseppe Gulotta (Jonia Corse) che, alla guida della Radical SR4 Suzuki, ha battuto per 13 cent/sec. il campione incontrastato degli Slalom siciliani 2016, il Campione siciliano della specialità tra i birilli, il concittadino Giuseppe Castiglione (Armanno Corse), con la Radical Prosport Suzuki. Gulotta, nella gara organizzata dal Team Palikè di Palermo, in collaborazione con l’ACI del Capoluogo, ha sfoderato una prestazione a tutto tondo, tanto da strappare una vittoria a tratti inaspettata, sotto gli occhi di Nino Vaccarella, Totò Riolo, Dario Cerrato e Paolo Andreaucci, ospiti d’onore ed apripista, della manifestazione. Terzo posto per Antonio Virgilio (Armanno Corse) su Radical SR4 Suzuki e quarto posto per la Spead RM 08 Suzuki dell’alcamese Dino Blunda (AC Festina lente). 

Ai 76 piloti che hanno preso il via tra le auto moderne, si sono aggiunti gli 11 delle vetture storiche, tra le quali ha trionfato la Porsche di Antonino Di Lorenzo che ha preceduto la Osella PA 9/90 di Ciro Barbaccia e la AMS di Giuseppe Di Laura, mentre, tra le 14 auto iscritte tra le attività di base, ha vinto Antonino Bucceri su Fiat 500 Suzuki che ha preceduto la Fiat 126 Yamaha di Giusto Giordano e la Fiat 126 Suzuki di Filippo Cerniglia.