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14/12/2016 04:00:00

Trapani, illustrato in Prefettura il Pon Legalità 2014/2020

Sono state illustrate, ieri in Prefettura a Trapani, dal Vice Capo della Polizia, Prefetto Matteo Piantedosi, Autorità di Gestione del PON, le strategie di intervento del Programma operativo nazionale “Legalità” 2014/2020. Erano presenti i Sindaci della provincia, una rappresentanza di deputati nazionali e regionali, il Vescovo di Trapani, il Presidente del Tribunale di Marsala, il Procuratore Aggiunto di Trapani, il Prefetto di Agrigento ed i rappresentanti delle Prefetture di Palermo ed Enna, i Responsabili delle Forze di polizia provinciali, i Questori di Agrigento ed Enna, i rappresentanti delle Forze Armate, dei Vigli del Fuoco e degli Uffici Statali e Regionali e degli esponenti provinciali del mondo imprenditoriale e sindacale.

Le linee guida della programmazione sono state presentate in dettaglio con l’ausilio di apposite slide illustrative degli obiettivi tematici relativi ai cinque ASSI prioritari del Pon Legalità 2014/2020, che prevede un finanziamento complessivo, in favore delle regioni coinvolte – Sicilia, Basilicata, Calabria, Campania e Puglia – pari a 362.560.001 euro.

La riunione è stata introdotta dal Prefetto di Trapani, Giuseppe Priolo, che dopo aver ringraziato tutti gli intervenuti ha in particolare sottolineato l’importante occasione offerta dalla presenza del Prefetto Piantedosi, a conferma della valenza che riveste per il territorio la possibilità di ottenere finanziamenti a valere sui fondi PON.
Per la realizzazione degli interventi che potranno essere attuati in virtù delle dotazioni finanziarie rese disponibili per i singoli obiettivi tematici, il Prefetto si è rivolto precipuamente ai Rappresentanti delle Amministrazioni comunali che potranno approntare appositi sistemi informativi per contrastare i tentativi di infiltrazione da parte della criminalità organizzata nel tessuto amministrativo locale, in specie nel settore degli appalti, e potranno concorrere efficacemente alla diffusione di buone prassi in funzione anticorruzione.

 

E' stato rivolto un invito a tutti i soggetti ai quali è affidata la gestione dei beni confiscati e dei servizi di inclusione lavorativa e sociale degli immigrati richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale, nonché di soggetti ad alto rischio di emarginazione.
Infine, anche il mondo imprenditoriale nei cui confronti viene implementata l’attenzione volta a scongiurare il rischio di infiltrazione criminale nonché a favorire il reinserimento nel circuito produttivo delle aziende vittime del racket e dell’usura, è stato sollecitato a farsi parte attiva per raggiungere col sostegno del Ministero dell’Interno e delle sue articolazioni sul territorio, gli obiettivi del Programma Operativo.

I forti elementi di novità e di interesse offerti dal PON LEGALITA’ 2014-20120, sono stati tratteggiati dal Prefetto Piantedosi che ha sottolineato come la nuova programmazione dei Fondi cofinanziati dalla Comunità Europea, vede il sostanziale passaggio dal Pon Sicurezza al Pon Legalità, inteso quest’ultimo come opportunità di rafforzamento della attività amministrativa offerta agli enti locali per supportare specifiche problematiche del territorio non altrimenti finanziabili.
In particolare, è stato puntualizzato che la logica di intervento del PON Legalità, è volta al rafforzamento della pubblica amministrazione impegnata nel contrasto alla criminalità organizzata e alla corruzione, al supporto al mondo imprenditoriale per la diffusione di condizioni di sicurezza favorevoli allo sviluppo delle attività produttive e, all’inclusione sociale e al sostegno all’economia sociale.
Ciò, in una logica di “servizio” ed in coerenza alla mission propria della Autorità di Gestione che ha fatto registrare, anche negli anni passati, finanziamenti equivalenti ai target massimi di spesa.
Il Prefetto Piantedosi ha infine reso nota l’imminente approvazione di una linea di finanziamento parallela, a carico dello Stato italiano, finalizzata a destinare ulteriori risorse negli stessi ambiti del PON Legalità.

 

 

I cinque principali filoni di intervento del programma operativo sono stati descritti con l’ausilio di apposite slide, con un richiamo particolare,
all’ Asse I:
Rafforzare l’azione della Pubblica Amministrazione nel contrasto alla corruzione ed alla criminalità organizzata - importo del finanziamento: € 90.769.334,00;

all’Asse II, ponendo in evidenza come fra gli obiettivi è prevista la riqualificazione dei beni confiscati e progetti di videosorveglianza previa individuazione delle Aree di sviluppo economico:
Rafforzare le condizioni di legalità delle aree strategiche per lo sviluppo economico - importo del finanziamento: € 98.844.000,00;

all’Asse III:
Favorire l’inclusione sociale attraverso il recupero dei patrimoni confiscati - importo del finanziamento: € 55.720.000,00;

all’Asse IV, sottolineando che la programmazione riguarda la obiettivi collegati al fenomeno immigratorio, il contrasto all’attività antiracket e antiusura, attività di supporto alle associazioni che gestiscono beni confiscati, contrasto alla devianza giovanile:
Favorire l’inclusione sociale e la diffusione della legalità - importo del finanziamento: € 46.920.000,00;

all’Asse V:
Migliorare le competenze della Pubblica Amministrazione nel contrasto alla corruzione ed alla criminalità organizzata - importo del finanziamento: € 70.306.667,00.