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14/02/2017 08:46:00

Omicidio del Maresciallo Mirarchi, nuovi arresti a Marsala: c'è anche un Messina Denaro

 Nuovi arresti a Marsala nell'ambito delle indagini per scoprire gli autori dell'omicidio del Maresciallo dei Carabinieri Silvio Mirarchi. Alle prime ore dell’alba i Carabinieri del Comando Provinciale di Trapani e della Compagnia di Marsala hanno notificato una nuova ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Marsala, su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti di Nicolò Girgenti, il 46enne vivaista marsalese accusato di essere l’autore dell’omicidio del maresciallo dei Carabinieri Silvio Mirarchi. E' stato arrestato anche Fabrizio Messina Denaro, 50enne, pregiudicato di Castelvetrano. Nonostante l'omonimia con il boss Matteo Messina Denaro, non sembra, da quello che emerge, che faccia parte della famiglia mafiosa di Castelvetrano, anche se è stato coinvolto nell'operazione Eden 2.


Girgenti e Messina Denaro sono accusati di produzione e traffico di sostanze stupefacenti.
Le indagini dei Carabinieri hanno, infatti, permesso di accertare che i due avevano programmato e realizzato, assieme ad altri soggetti, la piantagione di marjuana antistante il luogo dove fu ferito mortalmente il maresciallo Mirarchi.
Promotore dell’iniziativa illegale fu proprio Fabrizio Messina Denaro, noto come Elio, che conoscendo personalmente e da anni il Girgenti, dal quale acquistava le piante che poi rivendeva nel chiosco antistante il cimitero di Castelvetrano, propose al vivaista marsalese di cedere l’utilizzo delle serre a Francesco D'Arrigo, che ne avrebbe curato in prima persona la coltivazione. Quest’ultimo fu immediatamente individuato e arrestato la notte dell’omicidio.
Al Girgenti fu promesso un lauto compenso ( prima un piccolo acconto e il grosso a termine raccolto), ma gli fu versata solo una minima parte; tale circostanza, evidentemente, lo aveva portato a sospettare che avrebbe avuto difficoltà ad incassare anche il restante denaro promesso. Presumibilmente per tale motivo, ossia per recuperare la somma che gli era stata promessa, la notte dell’omicidio, agendo da socio infedele e approfittando della mancanza di vigilanza della piantagione, stava asportando le piante di canapa.
Per difendere il suo investimento, inoltre, come afferma il gip nel provvedimento cautelare, il Girgenti non aveva esitato a sparare nei confronti dei Carabinieri e ad uccidere il Maresciallo Mirarchi.

Nel corso delle indagini è emerso anche che il gruppo criminale che gestiva la piantagione insieme al Girgenti, aveva avanzato ai familiari di quest’ultimo una vera e propria richiesta di risarcimento per il danno che aveva procurato il suo comportamento.

Girgenti è stato raggiunto dal nuovo provvedimento restrittivo presso la casa circondariale di Trapani “San Giuliano” dove è detenuto dal 22 giugno del 2016. Fabrizio Messina Denaro è stato invece catturato nella notte a Castelvetrano e tradotto anch’egli presso il carcere trapanese a disposizione dell’autorità giudiziaria.