Riformata,in parte, dalla Corte di Appello di Caltanissetta, la sentenza con cui nel febbraio di 2 anni fa, il Tribunale della stessa città nissena aveva condannato l'anziano avvocato trapanese Vincenzo Orlando per il reato di diffamazione aggravata in danno del giudice, già organico presso il Tribunale di Trapani, Lunella Caradonna.
Il legale, in primo grado, aveva avuto inflitta la pena di un anno e mesi sei di reclusione, essendo stata ritenuta sussistente l'aggravante di "aver usato mezzi di pubblicità". La questione era nata da una lettera trasmessa a mezzo di posta elettronica, strumento di comuncazione che, da parte del Tribunale di Caltanissetta, si era ritenuto integrasse l'aggravante.
La Corte di Appello, ha dichiarato, invece, insussistente l'aggravante e, in parziale riforma della sentenza in primo grado, ha irrogato all'avvocato Orlando la pena pecuniaria di 2.000 euro confermando,per il resto, il verdetto.