Quantcast
×
 
 
25/11/2017 06:00:00

E ora tutti questi indagati imbarazzano Musumeci....

 Forte l'imbarazzo per il presidente della Regione, Nello Musumeci, per le inchieste che si sono abbattute, arresti compresi, sui taluni deputati che andranno a comporre l'ARS.

Una situazione al limite del paradosso, un indagine al giorno. Giovedì c'è stato il maxi sequestro di oltre 100 milioni di euro a Francantonio Genovese e a suo figlio Luigi , eletto con oltre 18 mila preferenze a Messina nella lista di Forza Italia dopo essere stati per anni interi organici al Partito Democratico. A essere contestato anche il reato di riciclaggio.
Musumeci è in difficoltà, c'è silenzio per tutta la situazione, si prova a deviare l'attenzione dei media mettendo mani e firma al primo decreto con il quale è stato approvato il Piano di riparto del Fondo per gli investimenti dei Comuni per l’anno 2017, sono 113 milioni di euro agli Enti locali.

Durante la campagna elettorale Musumeci aveva già detto che i Comuni sarebbero stati la sua priorità di governo.

Il fiume però degli scandali elettorali pare non fermarsi e tenderà ad ingrossarsi.

Nella giornata di ieri a Casteldaccia il presidente del centro studi Pio La Torre, Vito Lo Monaco, ha inviato una lettera denuncia indirizzata al Prefetto di Palermo, alla Procura di Palermo, alla Procura di Termini Imerese e al Questore del capoluogo dell’Isola. Lo Monaco denuncia un presunto voto di scambio messo in opera da una ditta che consegna i pacchi per gli indigenti che sarebbero stati accompagnati, per l'occasione, dalla foto-santino del candidato da votare.
Anche la Procura di Siracura apre un' inchiesta per una presunta compravendita di voti alle elezioni dello scorso 5 novembre per il rinnovo dell'Assemblea regionale siciliana.
Il capo della Procura, Francesco Paolo Giordano, ha incaricato gli agenti della polizia giudiziaria di effettuare verifiche e cercare riscontri.
La magistratura indaga pure a Palermo e a Catania, oltre che in altre province della Sicilia e intanto tutta l'ARS trema.
Non sono ancora arrivati i documenti necessari per procedere alla proclamazione degli eletti in tutte e nove le province della Sicilia. A essere al momento in regola e quindi formalmente proclamati solo i deputati eletti dalle commissioni elettorali presso i tribunali di Enna e Siracusa. Ne mancano all'appello sette, fino a quel momento il presidente non potrà formalmente fissare la data per la prima seduta dell'Assemblea.
Intanto a chiedere l'intervento a gamba tesa del neo Governatore Musumeci, nel pieno esercizio delle sue funzioni, e in assenza ancora di nomina dell'assessore alla Salute, è Enzo Tango della Uil Fpl Sicilia. Tango chiede che vengano bloccate nell'immediato gli interventi per l’assegnazione di incarichi dirigenziali, dipartimentali e nuovi primariati nelle strutture ospedaliere siciliane: “Fra pochi mesi i manager dovranno lasciare le poltrone e intanto continuano a bandire concorsi e ad affidare incarichi definitivi non rispettando le ultime circolari assessoriali e i criteri di opportunità gestionale. Non mettono in conto, tra l’altro, la nuova realtà governativa e i nuovi indirizzi in tema di rete ospedaliera. Ecco perché chiediamo al presidente Musumeci di fermare subito le operazioni. Questo sindacato è pronto al confronto per modificare il sistema sanitario regionale. In caso contrario siamo pronti a tutte le iniziative di protesta”.