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02/12/2017 09:01:00

Riforma pensioni, questa mattina manifestazione della Cgil a Palermo

Quattrocento tra lavoratori, disoccupati, giovani e pensionati, partecipano stamattina alla mobilitazione della Cgil sulle pensioni, in programma a Palermo. Otto pulmann hanno raccolto dalle prime ore di oggi i manifestanti che da tutta la provincia hanno aderito alla mobilitazione del sindacato per contrastare le scelte del governo in materia di previdenza, pensioni e futuro dei giovani.

Scelte gravide di pesanti conseguenze per tutti i lavoratori, italiani, come ha più volte dichiarato la segretaria nazionale, Susanna Camusso, e che avranno ancor più gravi ripercussioni nel territorio trapanese, come ha affermato il segretario generale di Trapani, Filippo Cutrona:«la decisione del governo di aumentare sempre più l’età pensionabile in rapporto all’aspettativa di vita non aiuta un territorio come quello trapanese in cui la disoccupazione è aumentata, nell’ultimo anno, del cinque per cento. Qui c’è bisogno di creare opportunità di occupazione attraverso politiche nazionali che garantiscano il ricambio generazionale nel mondo del lavoro e un futuro previdenziale ai giovani».

Secondo la CGIL le proposte del Governo sono irricevibili e soprattutto tradiscono l’impegno che era stato preso lo scorso anno con isindacati.«Il riconoscimento di quindici categorie di lavoratori da inserire tra quelli considerati usuranti è insufficiente - ha spiegato ieri Filippo Cutrona annunciando in conferenza stampa la partecipazione dei lavoratori trapanesi -. Il vero nodo della questione è bloccare l’età pensionistica per tutti, sganciandola dai parametri dell’aspettativa di vita, riconoscere l’attività di cura in famiglia delle donne che sgravano di costi sociali lo Stato, disegnare un futuro per le nuove generazioni».

Ma la riflessione del sindacalista trapanese, di fronte alla “sordità” di una parte della politica italiana è ancora più profonda:«le difficoltà di interlocuzioni con i Governi, a prescindere dalla loro identità di parte, credo sia legata al fatto che la politica non ha più radici nel mondo del lavoro». «I partiti della seconda repubblica - continua Cutrona - hanno cambiato pelle e non sanno più riconoscere il lavoro come leva per la dignità della persona ma guardano al lavoro solo come strumento al servizio delle imprese e del capitale». Le ultime vicende Amazon ed Ikea sono il termometro di questa temperie sociale Il segretario della CGIL trapanese lamenta inoltre «l’assenza di politiche attive per il lavoro; questa iniziativa va ben oltre la questione delle pensioni.