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05/01/2018 06:00:00

Marsala, Padre Francesco Fiorino ribadisce l’importanza del corso di formazione politica

Dopo le polemiche sul corso di formazione politica, mosse dalla consigliera marsalese Giusy Piccione (leggere qui), abbiamo intervistato Padre Francesco Fiorino per chiarire meglio quali saranno gli argomenti trattati durante i sei incontri.
Come prima cosa, padre Fiorino, precisa che le iscrizioni non si sono chiuse giorno 22 dicembre scorso, come indicato nel primo comunicato, ma sono state prorogatefino al 13 gennaio, per dare la possibilità anche agli studenti di partecipare.

Quante adesioni avete avuto finora. E chi si è mostrato interessato?

Finora le adesioni sono venti. La tipologia di persone interessate è variegata, da insegnanti a professionisti, universitari e pure un consigliere comunale…

Pure un consigliere comunale, bene, può già anticiparci di chi si tratta?
Sì certo, si tratta di Giovanni Sinacori.

Il fine di questo corso sarà, ci conferma, quello di formare le coscienze e le menti di chi si è già accostato alla cosa pubblica o ci si vorrà accostare, consapevoli del fatto che non basterà solo questo momento di formazione. È dunque questo l’obiettivo del corso?
Certo. Ma oltre questo è una scuola di formazione all’impegno sociale e politico. Quindi imparare a interessarsi agli altri e al bene degli altri. Pertanto non è solo un fine strumentale.

Questo corso parte da una visione laica, nonostante sia lei ad organizzarlo?
La politica è laica. Rendete a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio. C’è pertanto una distanza giusta che ci deve essere tra la vita politica e la vita morale e religiosa…

Tuttavia ci sono dei punti di contatto tra le due cose
È chiaro, la politica è fatta dalle persone…

Infatti quando si votano le leggi, ad esempio sull’aborto, sulle staminali o comunque della sfera etica, si decide partendo da delle personali convinzioni maturate anche a seconda della personale appartenenza religiosa, dei valori ben precisi
Certo, infatti questo lo prevede pure la costituzione, c’è sempre il massimo rispetto per tutte le opinioni …

Ecco, forse il motivo per cui qualcuno ha trovato un po’ inopportuno un corso di formazione politica organizzato da un prete risiede proprio in questo, ossia il timore che si possa partire da un punto di vista già preciso rispetto a determinati argomenti che dovrebbero restare, diciamo laici, ci conferma pertanto che non verranno trattati argomenti di questo tipo?
Diciamo subito che gli argomenti che tratteremo saranno centrati sulla partecipazione nei territoti, il Comune, la Regione… come funzionano e come noi possiamo partecipare. Proprio su questo argomento ci sarà un incontro sulla partecipazione attiva, al bene pubblico e comune…

Pertanto non toccherete argomenti, diciamo più delicati…
No. Non sono previsti.

Lei ha citato il metodo di Don Milani, nella brochure di presentazione del corso. Papa Francesco lo ha da poco, diciamo, riabilitato, lo avrebbe citato ugualmente se non ci fosse stato questo episodio?
Certamente, perché Don Milani è stato un grande educatore delle coscienze, partendo dall’importanza dell’istruzione, della formazione del confronto del dialogo… don Milani era già stato in qualche modo riabilitato, diciamo che papa Francesco ha completato il riconoscimento… il problema è che si tende sempre a parlare delle cose negative

Veramente le incomprensioni, per usare un eufemismo, ci sono state eccome tra l’istituzione Chiesa e il priore di Barbiana…
Va bene, ma le istituzioni sono fatte dalle persone e alcune persone rischiano di perdere il cammino originario…

Tra le altre cose lo stesso Don Milani aveva già risolto, oltre cinquant’anni fa, la questione del crocefisso in aula, dicendo che in classe si studia e non è necessario che ci sia un crocefisso…
Secondo me questa questione del crocefisso è una discussione sulla lana caprina, perché mi chiedo: a chi può fare del male il segno di un uomo, se uno lo riconosce anche solo come uomo, che ha dato la propria vita per gli altri… a chi potrebbe dare fastidio, mi chiedo…

Ma infatti il problema non è il fastidio che potrebbe dare o meno, piuttosto la non necessità di esporlo senza per questo volerne disconoscerne il valore.
Personalmente penso che non sia giusto levarlo.

Torniamo al corso, padre Fiorino, sei incontri in sei mesi, uno al mese. Con quale criterio ha scelto i vari relatori?
Intanto voglio precisare che siamo in collaborazione con l’associazione Cercasi un fine onlus che è nata in Puglia, e che già promuove da tempo corsi di questo tipo in diverse parti d’Italia…

Bene, quindi vi siete appoggiati a questa associazione, ma i relatori li ha scelti lei?
Li abbiamo scelti insieme all’associazione e anche con la collaborazione del Centro Arrupe di Palermo, che ci ha indicato alcuni nomi dopo aver sentito quali temi volevamo trattare

Sei incontri per formare una coscienza politica?
No. È chiaro che questo è solo un inizio. Ma è molto importante per cominciare a fare politica conoscendo le istituzioni. Non si può fare politica per sentito dire… o limitarsi solo al lamento per le cose che non vanno, occorre informarsi, documentarsi, conoscere le leggi i meccanismi… altrimenti in Italia la sola che aumenta è il rancore, come dice il Censis.

Sulla possibilità di formare in maniera più incisiva delle coscienze critiche, la Chiesa ha a disposizione l’ora di religione nelle scuole, addirittura due nella scuola primaria, ecco non sarebbe auspicabile cominciare proprio da questo bacino, tralasciare un po’ il catechismo, diciamo, e occuparsi della formazione di coscienze critiche e libere, al di là del fatto religioso… un po’ come sta facendo ora lei organizzando questo corso
Intanto vorrei precisare che a scuola non si fa catechismo, semmai si informa sul fatto religioso in generale…

Proprio in generale non direi…
Io parlo di me. Ho fatto l’insegnante di religione. È chiaro che si parla di religione Cattolica perché la religione Cattolica, in Italia, è riconosciuta come parte del patrimonio sociale ed educativo… è chiaro che l’ora di religione serve anche come educazione civile, sociale

Diciamo che questa è la sua interpretazione, ma forse non è la più diffusa
Torniamo ancora al corso giusto per ribadire, ancora una volta, che lei è fermamente convinto dell’utilità di questa iniziativa
Ma non sono io a dirlo, papa Francesco nella sua Evangelii Gaudium ha sottolineato l’importanza dell’impegno politico di uomini e donne. Questo Papa sta mostrando come vivere il vangelo, ecco perché insiste tanto sull’accoglienza, e questa cosa non piace molto a quanti si professano credenti, ma, come disse Rosario Livatino: “Alla fine non ci sarà chiesto se siamo stati credenti, ma se siamo stati credibili" e la credibilità si misura nei gesti, nei fatti e non nelle parole. Lo stesso discorso vale per i politici, anche in questo caso bisogna essere autorevoli e non solo esercitare un’autorità.

Padre Fiorino, lei è un prete che ci mette la faccia, diciamo così, e già in passato si è trovato contrapposto alla stesso vescovo, monsignor Mogavero, in merito alla vicenda del giovane che, secondo lei, non poteva essere ordinato a diacono per gravi motivi, in quel caso il vescovo minacciò, in una nota, di prendere dei provvedimenti nei suoi confronti, li ha poi presi?
Diciamo che sono stato ammonito. Ho ribadito, in quella circostanza, che tutto quello che ho fatto, l’ho fatto sia per il bene del giovane, sia per il bene della Chiesa. 

Non teme provvedimenti più seri nei suoi confronti?
Nella Chiesa esistono vari livelli di autorità oltre a quella diocesana, ed io ho agito secondo coscienza.  

Ultima domanda: vi siete scambiati gli auguri con il vescovo?
Ci siamo visti prima di Natale all’ospedale di Mazara, e ci siamo fatti gli auguri. Una cosa è pensarla diversamente o avere opinioni diverse su certe scelte della vita o modi di affrontare gli aspetti della realtà, altra cosa è il rispetto. La mancanza di rispetto è sempre un fallimento. 

Grazie Padre Fiorino, seguiremo il corso per tornare a parlarne quando sarà finito. 

PROGRAMMA DEL CORSO

Primo incontro – 21 gennaio 2018
Autonomie e politiche locali: a servizio dei cittadini?
Relatore: Antonio La Spina, docente di Analisi e valutazione delle politiche pubbliche presso la LUISS di Roma

Secondo incontro – 18 febbraio 2018
Il Comune: “istruzioni per l’uso”
Relatore: Anna Maria Angileri, assessore all’istruzione ed alle politiche giovanili del Comune di Marsala

Terzo incontro – 11 marzo 2018
La Regione: capiamo come funziona
Relatore: Salvatore Taormina, dirigente della Regione Siciliana

Quarto incontro – 15 aprile 2018
Informazione e partecipazione: chi e come a casa nostra
Relatore: Giacomo Di Girolamo, giornalista e scrittore

Quinto incontro – 20 maggio 2018
Criminalità organizzata e legalità: il ruolo degli Enti locali
Relatore: Silvia Facciotti, Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Marsala

Sesto incontro – 17 giugno 2018
Cittadinanza attiva e impegno nel territorio
Relatore: Rocco D’Ambrosio, docente di filosofia politica presso la Pontificia Università Gregoriana

PER INFORMAZIONI – Rivolgersi a: don Francesco Fiorino – cell. 393.9114018

ISCRIZIONE – La quota/contributo di iscrizione per l’intero programma è di € 20,00; per gli studenti e per i disoccupati è di €. 5,00. Per l’iscrizione è sufficiente inoltrare domanda via e-mail: francesco.std@gmail.com, o scuolapolmarsala@cercasiunfine.it, o telefonando al 393.9114018. La quota prevista dovrà essere corrisposta presso le segreteria, anche in occasione del primo incontro. Chi può, potrà donare il contributo facendo un bonifico bancario intestato a: Opera di religione “Mons. G. Di Leo”, IBAN: IT19O0895281880000000153659, causale: contributo scuola di formazione. Le iscrizioni terminano il 13 gennaio 2018.

STRUTTURA DEGLI INCONTRI – La metodologia: in genere ogni sessione è di tre ore, dove la prima ora è affidata al docente, la seconda a piccoli gruppi e la terza nuovamente in assemblea. Intendiamo così seguire il metodo di Lorenzo Milani, che privilegiava l’apprendimento di parole e concetti, in piccoli gruppi dove tutti si potevano esprimere.

SEDE DEGLI INCONTRI – Tutti gli incontri si terranno di DOMENICA dalle ore 16,00 alle ore 19,00, presso un locale del centro storico di Marsala.

ATTESTATO DI PARTECIPAZIONE E CREDITI FORMATIVI – La scuola si inserisce nel circuito di scuole promosse dallAssociazione Cercasi un fine; il direttore scientifico è il prof. rev. Rocco DAmbrosio. Al termine del percorso formativo sarà consegnato il relativo attestato di partecipazione. A domanda, potrà essere consegnata l’attestazione utile alla richiesta di riconoscimento di crediti formativi, da presentarsi alla personale facoltà universitaria o scuola superiore.