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09/01/2018 07:23:00

Castelvetrano. Ex Gruppo 6, oggi incontro in Prefettura, tra problemi vecchi e nuovi...

  Per i lavoratori dell’ex Gruppo 6, l’azienda sequestrata alla mafia e poi confiscata, l’incubo sembra non finire mai. Non solo per gli ultimi 42 ex operai del Cedi (Centro Distribuzione) che ad oggi non sono stati ancora allocati, ma anche per coloro che invece erano tornati a lavorare quando, nel settembre 2014 Angelino Alfano venne a Castelvetrano ad inaugurare l'ipermercato di Belicittà. Oggi, infatti, anche quei 32 dipendenti sono preoccupati, perché oggetto di una procedura di licenziamento collettivo.

 Una situazione complicata, dove il principale protagonista, al di là della crisi che attanaglia il settore, sembra essere un forte attrito tra la Esse Emme (azienda che ha rilevato dal 2014 i supermercati dell’ex Gruppo 6 con il marchio Sisa, oggi diventato Decò) e la Grigoli Distribuzione che ha la proprietà dei locali. Quest’ultima vanterebbe un consistente credito relativo all’affitto dei locali ed ai relativi oneri, sfociato in un decreto ingiuntivo.

Dal canto suo pare che la Esse Emme, pochi mesi fa, avesse fatto richiesta alla Grigoli Distribuzione di ridimensionare l’area dell’ipermercato all’interno di Belicittà, in modo da utilizzarne solo la metà e riuscire meglio nella sua conduzione. Ad oggi la risposta non sarebbe arrivata perché probabilmente, prima di stipulare altri accordi, la Grigoli Distribuzione vorrebbe recuperare il credito.

 Per oggi è previsto un incontro in prefettura con i sindacati, l’Agenzia nazionale dei beni confiscati ed una delegazione dei 42 ex lavoratori del Centro Distribuzione (Cedi) della Gruppo 6, quelli ad oggi non ancora allocati.

Ma Filcams Cgil e Uiltucs Uil Trapani approfitteranno dell’occasione per rappresentare al prefetto di Trapani, Marco Pellos, anche la situazione del possibile licenziamento dei 32 lavoratori della Esse Emme del supermercato Iperconvenienza. Nell’occasione, chiederanno un tavolo tecnico urgente in cui far dialogare la Esse Emme e la Grigoli Distribuzione.

Insomma, pare che ci siano ancora spiragli. Se i licenziamenti dovessero verificarsi sul serio, oltre ai lavoratori, non ne gioverebbe nessuno, dall’Agenzia dei beni confiscati, alla stessa Esse Emme.