Ieri il Consiglio dei Ministri avrebbe dovuto nominare il nuovo Prefetto di Trapani, al posto di Darco Pellos, che è invece rimasto dov'è, perchè il suo sostituto doveva essere Nicola Diomede, coinvolto invece sul fotofinish nello scandalo di Girgenti Acque. Quindi: Diomede sospeso, nuovo Prefetto ad Agrigento, a Trapani resta Pellos.
Settantadue le persone coinvolte nell'inchiesta giudiziaria sulla Girgenti acque che vede ipotizzati reati gravissimi. Gli inquirenti seguono la pista dell’associazione per delinquere, riciclaggio, corruzione, false comunicazioni sociali, truffa.
Nel lungo elenco degli indagati della maxi inchiesta, che coinvolge personalità eccellenti della politica e delle istituzioni di Agrigento, compaiono due nomi noti anche a Salemi.
Si tratta, appunto, di Nicola Diomede, conosciuto nella cittadina normanna per essere stato per oltre due anni uno dei tre Commissari, a seguito dello scioglimento del comune di Salemi per infiltrazioni mafiose.
E del direttore generale della Girgenti Acque, Giandomenico Ponzo, noto per essere stato dirigente dell'ex DS e consigliere comunale dal 1998 al 2002.
Ha suscitato molta sensazione il coinvolgimento di Giandomenico Ponzo.
Noto in città anche per essere stato un acceso oppositore dell'amministrazione Crimi, facendosi addirittura promotore di una mozione di sfiducia nei confronti di quel sindaco, mentre una altra parte del suo partito vi era coinvolto con un assessore.
Una giunta anomala, venne definita allora. Ma che il segretario regionale dei DS, Claudio Fava, in un comizio nella piazza principale del paese, aveva definito come un momento di "discontinuità" nella storia politica della città.
Ma dopo quella breve e movimentata esperienza politica, ci fu l'addio all'impegno pubblico e l'avvio alla ricerca di una legittima carriera professionale. Che trovò appunto sbocco con l'assunzione nella società privata Girgenti Acque per diventarne direttore generale, oggi oggetto di indagine.
In verità anche nel marzo scorso la società fu chiamata a rispondere di truffa aggravata davanti al Tribunale di Sciacca (Agrigento) i vertici di "Girgenti acque", la società che gestisce gli impianti idrici sul territorio provinciale.
In quell'occasione il procuratore Roberta Buzzolani e il sostituto Carlo Boranga firmarono un atto di citazione ai vertici della Girgenti, il presidente Marco Campione (resosi famoso perche in una intercettazione, non capiva il significato della parola "quiescenza") e il direttore generale Giandomenico Ponzo.
L'inchiesta verteva sui canoni di depurazione caricati nelle bollette di utenti non serviti da alcun impianto. Non si conosce l'esito del processo che avrebbe dovuto celebrarsi nel giugno dello scorso anno.
Anche in questa occasione, Vittorio Sgarbi non si e' lasciata sfuggire la ghiotta opportunità per commentare l'avviso di garanzia consegnato al prefetto Nicola Diomede.
Con il sarcasmo che lo contraddistingue, ha affidato alla stampa un comunicato in cui si augura che " il simpatico prefetto di Agrigento sia innocente, ma non posso che compiacermi del fatto che egli assaggi oggi il destino di dover cadere sul campo e di essere trasferito in seguito a una inchiesta giudiziaria."
Dopo avere ricordato che la carriera di Diomede "passò attraverso il ruolo di Commissario straordinario di un Comune ingiustamente sciolto per presunte infiltrazioni di una criminalità che non esisteva, oggi, come nemesi storica,
" quello che è toccato oggi al Prefetto Diomede si chiama 'la maledizione di Salemi' .
Per poi concludere minaccioso: "È non finisce qui”.
Franco Ciro Lo Re