Il 19 gennaio è stata grande festa a Marsala. La Madonna della Cava è la patrona di Marsala, così voluto per atto notarile, ma è anche la protettrice del corpo di Polizia Municipale.
La messa solenne è stata celebrata, alle ore 10, presso il Santuario di via XIX Luglio, dal vescovo di Mazara del Vallo, Domenico Mogavero.
A presenziare le autorità del territorio, dal Prefetto, Darco Pellos, al Procuratore della Repubblica di Marsala, Vincenzo Pantaleo.
La Comandante della Polizia Municipale ha relazionato sull'attività svolta dal corpo che dirige.
In un affollato Palazzo Fici si sono susseguiti i saluti del Sindaco della città, Alberto Di Girolamo, e del presidente del consiglio, Enzo Sturiano.
Il Primo Cittadino ha ringraziato la municipalizzata auspicando una maggiore sinergia tra i cittadini e le forze dell'ordine. Puntare sulla prevenzione, questa la mission, dice Di Girolamo, ma anche all'istituzione di un vigile di quartiere, che possa meglio conoscere le esigenze di sicurezza per fronteggiarle.
Un sentito ringraziamento, per il lavoro svolto dai Vigili, è arrivato da Sturiano. Nonostante le unità di personale siano in carenza di organico, con appena solo tre ufficiali a fronte di quattordici unità previste. Soddisfacenti i risultati, raggiunti nell'ambito della lotta ai reati contro l'ambiente, sull'abusivismo edilizio; c'è bisogno di un piano del traffico, afferma il presidente del consiglio, che permetta ai pedoni di passeggiare comodamente.
E' il Preffetto, Darco Pellos, a sostenere come la città di Marsala sia ad alti standard qualitativi e efficiente in ambito di risposte alla legalità.
A breve, anticipa il Prefetto, verrà presentato un piano di controllo del territorio, che partirà proprio dalla quinta città della Sicilia.
La ricorrenza, dei cinquecento anni dal ritrovamento del Simulacro, apre per Marsala l'anno giubilare, lo dice il Vescovo Mogavero, ricordando come questo significi riconciliazione con la città, con il cuore. Un anno di ritorno all'armonia.
Durante la presentazione è arrivato il messaggio di auguri, e di ringraziamento per il lavoro svolto, da parte di Antonio Decaro, presidente dell'ANCI.
Emozionata, la comandante del corpo della Polizia Municipale, Michela Cupini. L'emozione ha lasciato, ben presto, il passo all'elenco di quelle che sono state le attività svolte, ma anche l'auspicio di quello che ancora si può miglioare e fare.
Come dimenticare che “sin dall'origine, la Polizia Municipale di Marsala ha accompagnato, con la sua presenza vigile e rassicurante, generazioni di " lilibetani", vivendo da protagonista tutti gli eventi che hanno caratterizzato la vita del territorio. Questo percorso ha fatto nascere un profondo legame tra il Comando e la città, legame fatto di solidarietà, fiducia e dedizione al bene comune, mantenuto saldo e vivo dallo svolgimento di funzioni di rassicurazione sociale e difesa ravvicinata dei cittadini, che per questo ci considerano noi "vigili urbani", come si diceva in passato, un vero e proprio patrimonio della comunità locale "marsalese".
Cupini ha ricordato le prerogative di un lavoro così delicato:
“Disponibilità all'ascolto e al dialogo, rispetto verso le persone e assenza di pregiudizi, conoscenza dei problemi della comunità, concretezza e generosità negli interventi. Il nostro lavoro si esprime nella tutela degli individui e dell'ambiente, nell'azione per la sicurezza, per il rispetto delle regole della convivenza civile e per il bene pubblico: è un impegno concreto e costante nella difesa dei diritti e doveri dei singoli e della comunità...La tutela dell'ordine pubblico e della sicurezza delle persone è un impegno sempre più attuale in una società dinamica, aperta e garantista, come quella italiana, nella quale tutti noi siamo chiamati ad operare; e costituisce inoltre la condizione necessaria e indispensabile perché ogni persona, sia come individuo sia nella comunità in cui fa parte, possa liberamente esprimersi e maturare”.
La collaborazione tra la Polizia Municipale e i cittadini è alla base di una sinergia, che potrebbe fungere da controllo del territorio. La comandante parla di sicurezza partecipata, il rivolgersi alle istituzioni come atto di collaborazione e di responsabilità civica. Marsala risponde appieno alla domanda di legalità proveniente dalla cittadinanza, lo dice la comandante Cupini, facendo cenno anche al fenomeno migratorio. In previsione c'è l'aumento del livello di prevenzione affinchè la gente “Si senta parte attiva del sistema sicurezza e capisca l'importanza del suo apporto: nessuna strategia di contrasto, per quanto ben congeniata, può prescindere dalla collaborazione e dall'impegno condiviso di tutti. Ben vengano, quindi, quelle politiche dell'accoglienza che mirano a realizzare un modello sociale così concepito ma, così come è giusto condannare ogni forma di intolleranza verso gli stranieri, sarebbe parimenti deleterio confondere i buoni sentimenti di integrazione con ogni sorta di eccessivo permissivismo verso chi giunge in Italia non rispettando le nostre leggi. Marsala è protagonista nell'accoglienza dei minori (oltre 500) con venti comunità alloggio, cinque centri di prima accoglienza e tre SPRAR che ospitano stranieri adulti. Importante è stato il progetto "Educazione Stradale " rivolto agli stranieri ospiti nei centri ed ai nostri studenti, finalizzato a diffondere le norme sulla circolazione stradale”.
Buoni i risultati conseguiti per tutto il 2017, è stata potenziata la centrale operativa così da consentire di essere attiva fino alla mezzanotte. Tante le attività di indagine e di repressione: “Sono stati effettuati oltre 3000 servizi esterni di pattuglia e 1500 sopralluoghi da parte del nucleo di polizia giudiziaria istituzionalmente preposto alle indagini, che ha operato, sotto la sapiente guida dell'Autorità Giudiziaria che ha portato ad inoltrare 150 comunicazioni di notizia di reato, 6 sequestri in materia ambientale, acustica e edilizia, tra i quali un intero opificio industriale che diffondeva emissioni in atmosfera in assenza delle autorizzazioni e prescrizioni di legge, un impianto di riproduzione sonora, un fucile detenuto illegalmente ed un canile abusivo. Parimenti importanti per la salute e l'incolumità dell'uomo sono stati i numerosi servizi condotti sia dal nucleo ecologico che dal nucleo annonario, che hanno portato ad oltre 2000 accertamenti, reparti che esprimono livelli di eccellenza per la riconosciuta professionalità e la competenza specialistica acquisita in settori particolarmente sensibili e verso cui è costantemente cresciuta l'attenzione dell'opinione pubblica”.
Si sono poi ricordati gli strumenti di vigilanza installati, molti dei quali potenziati, così le 25 telecamere di videosorveglianza, 20 telecamere di videosorveglianza ambientale ed infine 5 telecamere della zona a traffico limitato.
Alla fine del suo intervento, la comandante Cupini, si è rivolta ai suoi uomini “A voi chiedo di affrontare con coraggio le difficoltà e gli ostacoli che dovessero presentarsi e di essere sempre leali servitori di ideali e di principi, di portare avanti come nobile vessillo del nostro operare la giustizia e la legalità”.
Tre sono stati gli encomi conferiti, per particolari meriti di responsabilità e di affidabilità. Encomio, dunque, per l'ispettore Salvatore Cialona; per l' agente Savina Sciacca; per il signor Giuseppe Casano, gonfaloniere.