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01/02/2018 20:00:00

Mafia, gli stretti rapporti tra le cosche di Bagheria e di Castellammare

Ci sono anche due di Castellammare del Golfo tra gli arrestati dell'operazione antimafia "Legame" scattata a Bagheria. Si tratta di Salvatore Farina e della moglie Rosaria Maria Liga. 

Un'operazione fatta scattare dalla Dia con sei arresti per reati vari che vanno dall'associazione mafiosa all'estorsione. Un blitz che ha colpito pesantemente il mandamento mafioso di Bagheria e che ha messo in mostra come questo abbia ancora oggi un rapporto stretto con le famiglie di Castellammare e con la mafia di Castelvetrano del boss latitante Matteo Messina Denaro. Tra gli arrestati spicca Paolo Liga, nipote del capo mandamento di Baghria Giuseppe Scaduto. Liga venne arrestato proprio a Castelvetrano, due anni fa, quando vi si rifugiò da latitante in una casa del cognato Natale Farina, fratello di Salvatore Farina.

Paolo Liga e Salvatore Farina, secondo gli inquirenti “custodivano e gestivano l’arsenale composto da pistole, fucili e mitragliette con matricola abrasa, nonché avevano la funzione di agevolare i contatti con Cosa nostra palermitana e trapanese, compreso il boss latitante Matteo Messina Denaro”.

Salvatore Farina non è nuovo ad operazioni antimafia. Nel 2014 venne arrestato nell'ambito di una operazione che coinvolse anche le città di Milano, Matera e New York. L'accusa era di associazione a delinquere transnazionale finalizzata alla tentata estorsione. Farina è figlio di Ambrogio, vecchio boss di Castellammare ucciso diversi anni fa e coinvolto nel processo sull'uccisione del giudice Ciaccio Montalto, ma assolto nel 1994. 
Rosa Maria Liga invece è ritenuta parte attiva della "raccolta illecita del denaro destinato, in quel momento, anche al sovvenzionamento della latitanza castellammarese del fratello Paolo".