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23/02/2018 06:00:00

La crisi di Birgi. Angius: "Presto il bando per i voli estivi".Lavoratori preoccupati

 Verrà fatto un nuovo bando e ci sarà un vettore per l’aeroporto di Trapani Birgi entro aprile. Lo ha detto il nuovo presidente di Airgest Paolo Angius. Ma la situazione resta complicata, con molta sfiducia tra gli operatori.


C’è il deserto all’aeroporto di Trapani Birgi. Quattro voli, una manciata di passeggeri, e i lavoratori molto preoccupati. “Non sappiamo cosa succederà, se continua così e non mettono voli estivi possiamo perdere il lavoro”, ci dice chi lavora nelle agenzie di noleggio auto.
C’è preoccupazione soprattutto in tutto il territorio della provincia di Trapani, tra gli operatori turistici, le attività commerciali. Perchè la stagione estiva è molto compromessa.

Ed è in questo clima che si è insediato il nuovo cda di Airgest, la società quasi totalmente di proprietà della Regione, che gestisce il Vincenzo Florio. Dopo un valzer durato qualche giorno la Regione ha nominato Paolo Angius presidente del cda, ed Elena Ferraro, imprenditrice nota per essersi rifiutata ad una richiesta estorsiva dalla famiglia mafiosa di Castelvetrano, e Saverio Caruso, commercialista marsalese. Per Angius “è un elemento importante” che i due membri del cda siano espressione del territorio.


Ieri il nuovo cda si è presentato, e il presidente Paolo Angius ha anticipato alcuni appuntamenti già decisivi dei prossimi giorni. Ma soprattutto il nuovo cda dovrà lavorare per rimettere in moto la procedura per assicurare dei voli per l’estate. E l’impresa non è certo semplice. “Lunedì ne parleremo in cda, questo management farà di tutto per salvare la stagione estiva - ha detto Angius. Certo, sarà ridotta rispetto alle aspettative. Entro lunedì con gli assessorati e la giunta regionale verrà stabilita linea guida per nuovo bando che abbia una procedura d'urgenza per le rotte possibili anche alla luce delle rinnovate disponibilità economiche che ha concesso la Regione. Non so la modalità al momento, esploreremo nel più breve tempo possibile”. 
Sempre Angius ha aggiunto sulla programmazione, sui voli estivi cosa mettere in campo per il futuro: “Mireremo alla migliore soluzione possibile. Dobbiamo considerare quanto abbiamo a disposizione. Posso dire che la procedura per il bando si esaurirà ad aprile, credo. Ma considerate che non abbiamo la certezza di chi potrebbe essere interessato ad un determinato bando. Non lasceremo inesplorata alcuna via che possa portare a Trapani i voli estivi. Possiamo esplorare nuove rotte”.

 


 

Non c’è più tempo, e questo Angius lo sa. “La programmazione parte molto in anticipo di solito, esploreremo una serie di canali andando a contattare tutte le compagnie che possano essere interessate a Trapani, anche con tariffe competitive. L'appoggio dell'azionista c'è. Noi ci metteremo il nostro”.
Il cda presieduto da Angius, che fu vice di Franco Giudice fino a qualche settimana fa, arriva dopo quello pasticciato fatto di burocrati.
“Non è un cda balneare, siamo stati nominati per tre anni – ha detto Angius - E' in controtendenza allo spoil system. La normativa speciale non consente periodi di vacatio di governance. Un senso di responsabilità della Regione ha fatto sì che si pensasse a un cda completo nei poteri. Io come presidente mi sono travato in consonanza con Musumeci. Non ci conoscevamo, sono stato scelto per ragioni curriculari. Il mio unico obiettivo è quello di salvare la stagione estiva. Sono molto contento che mi siano state affiancate due figure che appartengono al territorio, per un aeroporto che negli anni scorsi è stato ben diretto. Se il socio regione ci dà la benzina sono fiducioso di salvare la stagione estiva”.
Parla anche Elena Ferraro, membro del cda, ma lascia carta bianca al presidente: “Ci siamo appena insediati, siamo in linea con il preidente. Dateci il tempo di renderci conto delle problematiche. Nelle prossime ore saremo pronti”.
Sulla concorrenza con Palermo, la possibile creazione di un “polo” aeroportuale Angius ha detto: “Il nostro aeroporto è appetibile ma non è l'unico. C'è concorrenza tra aeroporti. Concorrenza molto forte di Palermo. Penso ad un polo aeroportuale siciliano, o polo Sicilia Occidentale. Ho gestito aeroporto Pisa e Firenze sotto la stessa società ed è stata una buona esperienza".
Ma l'aeroporto, secondo Angius, “deve coinvolgere le attività produttive locali. E dobbiamo domandarci perchè un turista rimane mediamente solo per un giorno e mezzo in questo territorio”.
Bisogna però fare presto per i voli estivi. Il bando, da quanto dice Angius, non sarà una soluzione tampone, ma qualcosa di strutturale. Tutto il punto sulla crisi dell’aeroporto Trapani Birgi lo trovate qui.