Solo uno dei tre arrestati nell’operazione antidroga condotta martedì scorso dalla polizia nel quartiere “Mazara 2” rimane dietro le sbarre. E’ il 25enne Vito Anzaldi.
Convalidati i tre arresti effettuati in flagranza di reato, infatti, il gup di Marsala Annalisa Amato ha confermato il carcere per Anzaldi, mentre ha concesso i “domiciliari” a Pietra Di Stefano, di 54 anni, e rimesso in libertà Francesco Martingiglio, di 59.
Nell’abitazione degli ultimi due, una coppia incensurata difesa dall’avvocato Giuseppe Ferro di Gibellina, gli agenti della squadra Pegaso hanno trovato e sequestrato droga, armi e una grossa somma di denaro.
E in particolare, 250 grammi di cocaina, 400 grammi di eroina, due chili di marijuana, 4 bilancini di precisione e “oggetti inequivocabilmente destinati alle operazioni di confezionamento di dosi”.
Nell’appartamento c’erano anche tanti soldi: in tutto 236.500 euro, di cui 233 mila suddivisi in mazzette custodite dentro due casseforti. Trovati anche smartphone e orologi che i tossicodipendenti avrebbero ceduto in cambio della droga. Ed inoltre un fucile da caccia calibro 12 semiautomatico con matricola abrasa, una pistola Colt calibro 22, anche questa con matricola abrasa, e 87 cartucce calibro 12 illegalmente detenute. Ieri, però, davanti al gup, Francesco Martingiglio ha spiegato che lui non sapeva nulla della presenza a casa di armi, droga e denaro. E la sua autodifesa deve essere stata piuttosto convincente se il giudice lo ha rimesso in libertà, come chiesto dall’avvocato Ferro. E ciò nonostante il pm avesse chiesto la reclusione in carcere, come per Anzaldi che abita nella stessa palazzina della coppia incensurata.