Quantcast
×
 
 
08/03/2018 07:45:00

"Non ha avuto alcun malore". Automobilista di Alcamo condannata per omicidio colposo.

Per omicidio colposo, il giudice monocratico di Trapani Franco Messina ha condannato a un anno di reclusione (pena sospesa) l’alcamese Patrizia Francesca Sorrentino, che la mattina del 9 agosto 2013 era al volante dell’auto che, in contrada Canalotto, nei pressi di Alcamo marina, si scontrò violentemente con la Pegeout 106 su cui viaggiava Teresa Cataldo, 61 anni, anche lei alcamese, che morì in ospedale, un’ora dopo il ricovero, a seguito alle gravi lesioni riportate nell’incidente.

Nel processo, i familiari di Teresa Cataldo si sono costituiti parte civile. Ad assisterli è stato l’avvocato marsalese Salvatore Errera, che sottolinea come la sentenza emessa dal giudice del Tribunale di Trapani abbia sancito “la esclusiva responsabilità della Sorrentino”.

La difesa (avvocato Giovanni Gilletta) aveva, invece, sollevato diverse problematiche in merito alla dinamica dello scontro tra le due auto, nonché in ordine allo stato di salute della Cataldo prima dell’incidente. Il pm e il legale di parte civile hanno sempre replicato alle osservazioni della difesa e il giudice, dopo un lungo dibattimento, ha condannato la Sorrentino non solo ad un anno di reclusione, ma anche al risarcimento del danno. “In buona sostanza – dice l’avvocato Errera - la difesa della Sorrentino aveva sostenuto che l'urto tra i due veicoli si era verificato, per un malore della signora Cataldo, nella corsia di pertinenza dell'imputata chiedendo l'assoluzione. Ma dal dibattimento è emerso che al momento dell'urto nessun malore aveva avuto la signora Cataldo, che procedeva regolarmente a destra in direzione di Alcamo città, che la collisione si è verificata entro la sua corsia di pertinenza e che nulla aveva potuto fare per evitare l'impatto”.