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20/03/2018 06:00:00

La crisi di Birgi, ecco cosa si è detto ieri al consiglio comunale aperto a Marsala

 Si è tenuta, ieri, la seduta fiume di consiglio comunale aperto sulla questione dell'aeroporto di Trapani-Birgi. Una iniziativa che ha voluto fortemente l'assise di Marsala, per poter fronteggiare l'emergenza di tutto il comparto turistico. L'operatività dello scalo Vincenzo Florio è stata compromessa, con esso tutto l'indotto economico che i flussi turistici apportano.

Un momento di confronto, e anche di chiarimento, che però non lascia presagire nulla di buono. Da più parti la parola magica è celerità per la programmazione futura, ma ad oggi di certezze ve ne sono ben poche.

Hanno presenziato i due consiglieri del cda di Airgest: Elena Ferraro e Saverio Caruso. Assente Paolo Angius. Le nomine del management della società di gestione aeroportuale sono state concretizzate meno di un mese fa, tecnicamente sono nomine politiche. La Ferraro, che in quel di Castelvetrano è titolare di un centro diagnostico, alle ultime regionali è stata sostenitrice di Nello Musumeci. La deputazione regionale locale è stata rappresentata da Eleonora Lo Curto (UDC), Stefano Pellegrino (Forza Italia), Sergio Tancredi (M5S), Valentina Palmeri (M5S). Per l'esecutivo regionale l'assessore Mimmo Turano.

In questa seduta di consiglio comunale sono stati invitati tutti i sindaci dei ventiquattro Comuni della provincia e i presidente dei consigli comunali, nonché i commissari della città di Trapani e di Castelvetrano. L'assenza si è fatta sentire, a rispondere all'appello solo la sindaca di Erice, Daniela Tranchida, e il presidente del consiglio Giacomo Tranchida.
Grave la preoccupazione per un territorio che punta sul turismo come sviluppo di una economia che stenta a decollare.

L'appello di Enzo Sturiano, presidente di Sala delle Lapidi, è quello di salvare la stagione estiva 2018 e di andare immediatamente in programmazione con i voli invernali: “C'è bisogno di una regia unica e chiediamo la costituzione di un tavolo tecnico presieduto dal presidente della Regione Nello Musumeci, per addivenire a delle soluzioni e quindi uscire dalla crisi del momento”.
I sindaci della provincia hanno più volte chiesto di incontrare Musumeci, al momento non è stato possibile, il sindaco di Marsala Alberto Di Girolamo esprime perplessità in tal senso: “Siamo in attesa di capire cosa vuole fare il governo regionale”.
Un governo che è passato dal 49% delle quote azionarie al 99% .

Il cda ha lavorato sodo da quando si è insediato, sottolinea Elena Ferraro. Evidentemente questo lavoro non ha prodotto gli effetti sperati se il ventaglio delle rotte, per la stagione estiva, non può essere ampliato. Tuttavia, il cda Airgest ha messo mani all'allestimento di un piano industriale con programmazione internazionale, con altre compagnie aeree non solo con Ryanair. Bisognerà, inoltre, tentare il recupero dei due milioni e mezzo di euro che sono tornati in Regione. Insomma, per la stagione del 2018 non c'è altro da fare. L'Airgest non ha più capitale sociale, la soluzione è quella di ricapitalizzarla ovvero di liquidarla.

Rassicurazioni in tal senso provengono dal deputato Stefano Pellegrino: “Sarà cura del governo Musumeci procedere in questo senso. L'impegno finanziario è di non poco conto, al momento siamo in esercizio provvisorio. E' importante avere riassegnate le somme dei due milioni e mezzo di euro con un decreto presidenziale, per poter ripartire almeno parzialmente”.
Gli interventi sono tutti mirati a creare sinergia per fronteggiare il problema, sottolineando come sia necessario creare una sola società di gestione degli aeroporti. Per Elonora  Lo Curto le società potrebbero essere due: una per la Sicilia occidentale, una per la Sicilia orientale.
Tanti i rappresentanti di categoria presenti in Aula, tutti preoccupati del proprio futuro poiché titolari di strutture ricettive.

Ci ha pensato Salvatore Ombra a fare un'attenta, quanto mai veritiera, disamina delle criticità. Ombra, peraltro, è stato presidente dell'Airgest fino al gennaio 2012 portando in quello scalo dei risultati ottimali. Non crede alla destagionalizzazione del turismo, di cui ha parlato l'onorevole Pellegrino, la politica non ha creato e non crea eventi, come la fiera del mobile o del vino o equiparabili, che possano apportare una crescita di passeggeri. Godiamo unicamente del paesaggio e del clima, da soli non basteranno: “Il problema è di avere gli attributi per poter portare avanti l'aeroporto. Bisogna prendere 5 milioni di euro subito e metterli sul tavolo. Se non si fanno i sistemi aeroportuali non usciremo mai dal problema. I due aeroporti occidentale devono fare sistema”. E infine la stoccata finale di Ombra per i gestori delle strutture ricettive: “Se si vuole salvare questo aeroporto si deve capire cosa hanno fatto gli operatori del turismo e se le 410 strutture ricettive pagano regolarmente la tassa di soggiorno”.
Tante le speranze ma davvero pochi i fatti, un consiglio comunale che ha visto svariati interventi che hanno aperto uno spiraglio di verità.
Non c'è un' assunzione di responsabilità della politica, non si cercano nemmeno più le colpe ma certamente una certezza c'è: “Non ci sarà summer 2018, è a rischio la programmazione invernale del 2019”.

A dipanare la matassa dei dubbi è Mimmo Turano, assessore regionale alle Attività produttive. Per Turano il ricorso presentato da Alitalia è stato inopportuno, essenzialmente perché la compagnia di bandiera non ha nemmeno partecipato a quel bando. L'impugnativa è dovuta al fatto che nel bando vi erano trascritte due condizioni: la promozione del territorio e il segna persone, cioè una prestazione di risultato. Un principio contestato da Alitalia. Per l'assessore regionale se la compagnia di bandiera non avesse impugnato il bando l'emergenza non sarebbe nemmeno nata. Ed è chiaro, sempre secondo Turano, come ci sia un attacco agli aeroporti minori in favore di quelli più grandi.
L'esecutivo regionale ha intenzione di ricapitalizzare il capitale dell'Airgest, inserendo la somma nel bilancio che verrà approvato dall'ARS: “Vedremo poi chi voterà per la ricapitalizzazione dell'aeroporto”. Turano si rivolge ai deputati grillini presenti in Aula. Va anche oltre, sostenendo che il bando di promozione, già pronto, dovrebbe farlo non l'Airgest ma i Comuni del territorio.
Di dilettantismo politico parla Gaspare Giacalone, presidente dell'AST. Approssimazione e linee politiche poco chiare, secondo Giacalone, hanno portato a questa situazione, comprese le nomine del cda che sono state improvvisate.

 

Qui potete vedere leggere il report della giornata direttamente dall'ufficio stampa del Comune di Marsala:

Stamani a Palazzo VII Aprile si è discusso della delicata situazione che caratterizzata la stazione aeroportuale “Vincenzo Florio” di Birgi. E’ stata una seduta voluta dal Presidente del Consiglio comunale, Enzo Sturiano, dai rappresentanti di Sala delle Lapidi e condivisa dal Sindaco Alberto Di Girolamo. Lo scopo: cercare di trovare una soluzione per il rilancio dell’Aeroporto che ha visto ridotti i voli a sole quattro tratte e che sta direttamente mettendo in crisi l’intera economia turistica trapanese. Considerato che ormai per la prossima stagione estiva non vi è ormai più nulla da fare o quasi, si deve pensare a salvare quella invernale e programmare per bene la “summer 2019”. Di questo in particolare si è parlato oggi in Consiglio comunale alla presenza di diversi consiglieri e assessori comunali, dell’Assessore regionale Mimmo Turano, dei parlamentari Regionali Eleonora Lo Curto, Valentina Palmeri, Stefano Pellegrino e Sergio Tancredi; nonché di Sindaci e Presidenti di Consiglio comunale. A palazzo VII Aprile presenti anche esponenti sindacali, di Associazioni di categoria e semplici cittadini. Nessuna conclusione ufficiale ma tutta una serie di interventi, l’ultimo dei quali, quello del Presidente Sturiano ha posto l’attenzione sul fatto che presto tutti gli attori che gravitano attorno all’Aeroporto devono, al più presto, avere un incontro con il Presidente Musumeci per avere precise garanzie sul futuro della stazione aeroportuale e che entro marzo si deve trovare una soluzione per non far saltare oltre alla stagione estiva anche quella invernale, visto che la Ryanair desidera avere precise garanzie per assicurare nuovi voli. All’incontro hanno anche preso parte Elena Ferraro e Saverio Caruso del Cda di Airgest, la società che gestisce l’aeroporto “Vincenzo Florio”.

Questa una sintesi degli interventi.

In apertura il Presidente Vincenzo Sturiano sottolinea come l’incontro sia finalizzato a trovare una soluzione alle problematiche che affliggono la stazione aeroportuale di Birgi. Non critiche, dunque, ma un percorso costruttivo. Ringrazia la presenza dei parlamentari Sergio Tancredi e Valentina Palmeri, Eleonora Lo Curto, Stefano Pellegrino; nonché quelli dei Componenti Airgest Elena Ferraro e Saverio Caruso. Partecipano all’incontro il Sindaco di Marsala, Alberto Di Girolamo, quello di Erice, Daniela Toscano, e il Presidente del Consiglio comunale, Giacomo Tranchida. Dà quindi lettura di un documento introduttivo in cui si sottolinea – fra le altre cose - l’importanza per la provincia dello scalo aeroportuale di Birgi. Bisogna lavorare assieme, ognuno per le proprie competenze, al fine di trovare idonee soluzioni. Bisogna cercare di salvare la stagione turistica attuale e programmare seriamente per il 2019. Parla di recupero dei 2 milioni e mezzo dati alla ex Provincia per il dopo guerra in Libia. Dall’incontro odierno devono nascere idonee soluzione per l’estate 2019 considerato anche che la Ryanair è disposta a partecipare al prossimo bando.

Alberto Di Girolamo (Sindaco di Marsala) precisa che l’Amministrazione comunale di Marsala è molto attenta alla situazione dell’aeroporto di Birgi, volano fondamentale per lo sviluppo socio-economico-turistico del territorio. Sottolinea che solo 12 comuni su 24 hanno versato le quote per l’aeroporto e che stanno quindi lavorando attivamente per “salvare” la funzionalità dell’aeroporto. L’aeroporto, peraltro, è una risorsa dell’intera Sicilia. Si è in attesa di capire cosa vuole fare la Regione

Elena Ferraro (membro del Cda dell’Airgest) porta i saluti del Presidente Angius che sta lavorando per individuare nuove rotte. L’Airgest sta cercando di fare risorgere l’aeroporto e giudica disastrata l’attuale situazione. Il Cda sta lavorando alacremente per trovare le giuste soluzioni per risolvere la crisi. Dichiara di essere in costante contatto con il Presidente Musumeci per avviare la ricapitalizzazione dell’aeroporto. Da un incontro a Dublino con la Ryanair per la summer 2018 è emerso che non saranno introdotte nuove rotte. Diverse le speranze per la summer 2019 per cui ci potrebbe essere una rivalutazione completa delle tratte aeree.

Il dottor Caruso (anche lui membro del Cda dell’Airgest) aggiunge che la scorsa settimana vi è stato un incontro con i responsabili di Air Malta che hanno ipotizzato tre collegamenti Pisa, Cagliari e Bologna. Entro giugno bisogna muoversi per programmare la summer 2019.

L’on. Sergio Tancredi precisa che come gruppo politico del M5S è stata attentamente valutata la problematica dell’aeroporto di Birgi. Precisa che i piccoli aeroporti sono stati in passato penalizzati. Si devono mettere in atto tutte le azioni con cadenza pluriennale per rilanciare l’aeroporto. L’Airgest di fatto attualmente non ha capitale e se non arriveranno i giusti correttivi si rischia la debacle. Suggerisce alla Regione di attuare un prestito ponte con la Comunità Europea per operare a medio termine, come, peraltro, è già avvenuto con successo per l’aeroporto di Ancora. L’Airgest deve essere messa in grado di lavorare. La stagione 2018 ormai è andata perduta. Peggio di così le cose non possono andare. Rispetto alle provincie siciliane quella di Trapani presenta un trend negativo sul pil del 4%.

L’on. Lo Curto – inizia il suo intervento – sottolineando che è importante trovare una soluzione a questa problematica che rischia di falciare la nostra economia provinciale. C’è una volontà comune per trovare strade giuste per salvaguardare la struttura di Birgi. Si dichiara d’accordo a chiedere un aiuto di Stato, sempre che sia fattibile legalmente. L’unità delle parti – rileva - è fondamentale per trovare le idonee soluzioni. Giudica negativamente lo smantellamento delle Province. Proprio la provincia avrebbe potuto, infatti, fare da trait d’union per salvaguardare l’aeroporto e utilizzare adeguatamente i due milioni e mezzo , buona parte dei quali , non impegnati, sono tornati nelle casse regionali. Bisogna fare sistema per crescere e far sviluppare l’economia provinciale e prima fra tutto il turismo. Auspica che vi siano solo due società di gestione aeroportuali una per la parte orientale e una per quella occidentale.

L’on. Valentina Palmeri precisa che il M5S ha sempre posto la massima attenzione sull’aeroporto e sulla gestione economica. C’è bisogno di trovare le giuste soluzioni. Si è parlato sempre di emergenze e non di seria programmazione. Non sono state rispettate norme e regole nella gestione dell’aeroporto. Gli aeroporti non devono lavorare in termini concorrenziali ma di sinergia. Occorre rifinanziare l’Airgest e pianificare a lungo termine la gestione dell’Aeroporto.

L’ On. Pellegrino inizia col precisare che bisogna ricapitalizzare l’Airgest e che, a tal riguardo, ci debba essere un intervento della Regione (14 milioni di euro). Occorre dunque mettere in bilancio le opportune somme. L’aeroporto deve ripartire. Sempre la Regione dovrà rimpegnare le somme. Il problema vero è la destagionalizzazione. I privati devono dare anche loro impulso all’Aeroporto. La stazione appaltante potrà anche essere l’Airgest o l’Urega Occorre avere fiducia nel Governo regionale per rilanciare l’aeroporto “Vincenzo Florio”. Conclude sottolineando che ci sono altre compagnie aeree interessate allo scalo di Birgi.

Salvatore Ombra (Ex Presidente Airgest) fa presente che i bandi si devono fare non copiare. Gli aiuti di Stato ci sono sempre stati. Il bando è stato sbagliato e per questo è stato impugnato. Quali avvenimenti vi sono dalle nostre parti per destagionalizzare? Noi abbiamo il bel tempo e dobbiamo sfruttare queste caratteristiche. Non c’è nessuna compagnia al mondo che verrà a Marsala e non vorrà soldi. Occorre prendere 5 milioni e metterli subito in gioco. Gli aeroporti siciliani devono mettersi assieme dal punto di vista gestionale. Ryanair ha 360 aeromobili ed è la compagnia più importante d’Europa che trasporta milioni di persone. Assicura un flusso turistico certo. Si chiede poi quante case vacanze a Marsala pagano la tassa di soggiorno. Se si vuole salvare la prossima stagione bisogna discutere con Ryanair e fare vedere concretezza. La potenza di un aeroporto viene valutata dal numero dei voli e Birgi con solo quattro tratte è praticamente nulla.

Giacomo Tranchida rileva che occorre essere sinceri. In questa parte della provincia i turisti noi li compriamo. Se non hai la stagione garantita tutto va ko. La Ryanair prende soldi in tutte le parti del mondo e se un aeroporto come il nostro è moroso essa va a sfruttare altri scali siciliani. Propone di prendere il 50% dei fondi del coomarketing e di darli ad altre compagnie che volano su Palermo e che sono in grado di pubblicizzare il nostro territorio. Entro il 31 marzo deve trovata una soluzione.

Daniele Fazio (cittadino) non condivide l’affermazione che il turista va “comprato”. La provincia ha tutte le caratteristiche per potere essere meta turistica di rilievo. Auspica inoltre altri sbocchi per l’aeroporto quali ad esempio quello commerciale. Bisogna mettere a sistema tutto.

Francesco Genovese (cittadino) - La Regione deve essere più vicina al cittadino. Che futuro vi sarà per le nuove generazioni se manca l’Aeroporto manca una notevole fonte di sviluppo turistico. Si parla d’Europa e pochi conoscono l’inglese. Non occorre pagare il pizzo alla Ryanair per valorizzare l’aeroporto.

Fiorella Bonifacio (strutture ricettive) - Per rendere la città più vivibile occorre creare occasioni. Quindi non solo rilancio dell’aeroporto ma occorre anche creare eventi. Fa l’esempio di Favara che è cresciuta notevolmente. Occorre promuovere gli eventi a livello nazionale.

Daniela Toscano (Sindaco di Erice) precisa che i sindaci, almeno quelli del coomarketing hanno fatto la loro parte. Occorre, inoltre, garantire un minimo di flusso per il nostro aeroporto. Vi è la disponibilità dei Comuni a comprare pubblicità nelle tratte palermitane. Non è la stessa cosa per il territorio che un turista atterri a Trapani o a Palermo. Vi è stata una scelta ben precisa di penalizzare la provincia di Trapani.

Massimo Santoro (Cgil, Cisl e Uil) sottolinea che le problematiche sono di tre ordini: economica (operatori B&B, ristoranti, ecc.), viario e occupazionale considerato che il personale di Airgest rischia il posto di lavoro. Occorre mettersi assieme per costruire un percorso per rilanciare l’aeroporto e che il Distretto turistico aggreghi tutti quelli che traggono profitto dalla funzionalità dell’aeroporto che è fondamentale per lo sviluppo del territorio.

Baldo Augugliaro (MCL) rileva che il Movimento aggrega migliaia di lavoratori e che è stata fatta una petizione per avere i giusti collegamenti da e per il territorio con tratte sociali. Da un confronto fra Sicilia e Sardegna si vede che in Sicilia non esiste un Cargo terminal al contrario della Sardegna.

L’ Ass. Turano nel suo intervento precisa che il nuovo bando dovrà essere fatto al più presto e che il Governo regionale procederà alla ricapitalizzazione dell’Airgest con 14 milioni di euro. Trapani deve ritornare ad avere due milioni di passeggeri l’anno. Come governo regionale ci si è attrezzati in termini di sviluppo per rilanciare il sistema aeroportuale siciliano. Se l’Alitalia non avesse impugnato il vecchio bando per ora non si starebbe parlando di crisi dell’Aeroporto. C’è un attacco al piccolo sistema aeroportuale. Sulla vendita della quote e sulla capitalizzazione nessuno è intervenuto solo la Regione si sta preoccupando di mettere i soldi. L’Airgest deve fare il bando con il placet dei comuni beneficiari. I due milioni e mezzo di euro verranno riassegnati.

L’ing. Gaspare Giacalone (strutture ricettive) lamenta ritardi sulla questione a livello regionale sulla questione aeroporto. Parla di dilettantismo visto la nomina di due Consigli dell’Airgest nell’arco di pochi giorni. Parla di una proposta di progetto al Libero Consorzio. Annuncia l’attivazione di un Taxi collettivo da e per l’Aeroporto di Palermo visto i pochi voli che arrivano a Trapani. Si tratta di un’iniziativa cofinanziata dalle strutture turistiche marsalesi.

Il Dott. Francesco Parrinello evidenzia che occorre promuovere il territorio e l’aeroporto. Ha invitato i politici a essere compatti e a risolvere la questione aeroporto, fondamentale per lo sviluppo provinciale.

L’on. Valentina Palmeri – intervenendo nuovamente – fa presente che occorre un Incontro alla presenza di esperti della Regione, fra cui l’Assessore all’Economia, per attenzionare la tematica dal punto di vista legale.

Il dottor Nicola Fici si dichiara d’accordo con i toni usati da Ombra. Tutti dobbiamo essere indignati di quello che sta accadendo per l’aeroporto. Occorre che il prossimo bando sia fatto in modo da non essere impugnabile. L’eventuale accordo con Palermo sarebbe penalizzante per Trapani. Si chiede se vi sia sintonia fra l’attuale deputazione e quello che vuole fare il Presidente Musumeci.

Il Sindaco Alberto Di Girolamo interviene nuovamente precisando che i Comuni non hanno le competenze per fare un bando di 14 milioni di euro e che non devono divenire un capro espiatorio. Ribadisce la virtuosità dei Comuni che hanno versato le quote del coomarketing.

Per la Lo Curto la legge emanata dal precedente parlamento regionale è chiara: il coomarketing è in favore dei Comuni. Il nuovo bando, comunque è stato già predisposto dall’Airgest ed è al vaglio dell’Ufficio legale e dei competenti Uffici regionali. Occorre costruire un percorso virtuoso. Il sistema territoriale – conclude - deve essere diretto con un’unica regia coinvolgendo anche le imprenditorialità della Sicilia.

Il consigliere comunale Giovanni Sinacori precisa che si è riusciti oggi a Marsala ad avere uno spicchio di verità sull’Aeroporto di Birgi. La politica deve assumersi delle responsabilità. Ha sbagliato chi ha amministrato ma anche chi stava all’opposizione. Questo purtroppo va a discapito del territorio. Bisogna abbandonare posizioni politiche proprie e lavorare per una soluzione che salvaguardi una delle poche infrastrutture che ha funzionato e che ha portato benefici alle nostra economia. La ricapitalizzazione non è un problema che nasce oggi. Non ci sarà summer 2018, si rischia per l’inverno 2018.

L’on.Sergio Tancredi lamenta la mancanza di una regia globale sugli aeroporti in Sicilia.

L’assessore Rino Passalacqua fa presente che il vecchio bando è stato impugnato non perché fosse stato formulato male ma per degli errori nelle lettere di invito.

Il Presidente Sturiano conclude la lunga tornata d’interventi che si aspetta che il Presidente della Regione metta assieme tutti i soggetti politici e dirigenziali per trovare una soluzione ottimale per l’Aeroporto di Birgi a cominciare dalla ricapitalizzazione. Una soluzione immediata occorre soprattutto per salvare la stagione invernale 2018.

La seduta , iniziata alle 10,50 si è conclusa alle 15,15.