Sicilia. La Regione ordina: anche le pasticcerie chiuse nei giorni festivi
Non solo i panettieri. Adesso la domenica sarà una giornata di festa, finalmente, per un'altra categoria molto sfruttata nei gironi festivi: i pasticceri.
Pasticcerie chiuse la domenica e nei giorni festivi in Sicilia. Addio alle file per cassate, mignon e squisitezze alla ricotta.
Entra in vigore, infatti, il decreto regionale relativo all’attività di panificazione e confezionamento artigianale, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale lo scorso 30 Marzo. Il decreto a firma dell’On. Mimmo Turano, assessore per le attività produttive, impone a tutti i laboratori artigianali la chiusura domenicale. E addio guantiere di dolci per la suocera, gli ospiti, gli amici e i parenti.
“Il decreto - commenta Turano - punta a qualificare l’intera categoria dei maestri pasticceri e ne stabilisce i requisiti professionali”. Ormai dolci e dolcini si trovano in ogni bar, non si contano più gli abusivi dell'”Home Bakery” (le torte decorate con la pasta di zucchero) e l’arte della pasticceria deve essere tutelata partendo proprio dal rispetto del lavoro dei pasticceri.
I pasticceri hanno accolto bene il nuovo decreto sostenendo che “i nostri dolci sono buoni anche il giorno dopo, un po’ come il pane”. "Per i cilienti non cambia nulla - commentano -perchè se la domenica hanno ospiti, basta comprare i dolci il sabato e tenerli in frigo nella confezione ancora chiusa. Loro la domenica non sfiguereranno, noi potremo riposare".
Inoltre, c’è da dire che sono rimasti pochi i bar che sfornano cornetti artigianali, preferendo comprare e vendere ai clienti quelli surgelati. Quindi non è da escludere che, adesso, anche per i dolcini mignon si utilizzi lo stesso sistema, con cannolicchi e cassatelle surgelati in modo che ciascun consumatore possa comprarle il sabato ed averli pronti e (quasi) come freschi la domenica. Questo consentirebbe ai pasticceri di riposare il giorno festivo per preparare dolci ancora più buoni per l’inizio di settimana. Ed infatti già si stanno pensando a delle iniziative promozionali, proprio di lunedì, ad esempio il cannolo a cinquanta centesimi.
In prima battuta le maestranze avevano puntato i piedi e le saccapoche contro il decreto, tuttavia i vertici dell’AMPI (Accademia Maestri Pasticceri Italiani) hanno accettato e concertato tutte le condizioni previste. Inizialmente, interpretando alla lettera il decreto, il rischio era che già da oggi, domenica di Pasqua, le pasticcerie dovessero restare chiuse. Il tutto però è stato posticipato di una settimana, per non turbare il giorno di festa.
(Questo articolo è il pesce d'Aprile del 2018 della redazione di Tp24.it)
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