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07/04/2018 06:00:00

Vinitaly: a Verona premio per vignaiolo marsalese. E' Antonio Barraco, dalla laurea a....

  Al Vinitaly di Verona (dal 15 al 18 aprile) verranno premiate a le start up siciliane che si sono distinte e gli ambasciatori del vino e dell'olio siciliano nel mondo.

Sarà inoltre premiato, nel corso della cerimonia di apertura del Vinitaly, il vignaiolo marsalese Antonio Barraco, che l'assessore per l'Agricoltura Edy Bandiera ha individuato come "Benemerito della vitivinicoltura italiana", dopo la valutazione tra le figure che si sono contraddistinte per avere maggiormente contribuito a promuovere e valorizzare la cultura vitivinicola siciliana.

Antonio Barraco, figlio di mezzadro, una laurea in scienze politiche, si appassiona al vino e comincia da zero, comprando un piccolo vigneto una dozzina di anni fa. Oggi è tra i vignaioli di riferimento in Sicilia: produce circa 35 mila bottiglie ed è il protagonista di una piccola svolta. Il suo appello a difendere i vecchi metodi nella produzione dei bianchi del suo territorio è stato raccolto dal Consorzio della Doc Sicilia, che lo scorso dicembre ha così avviato l'iter per modificare il disciplinare recependo il suo appello.

All'interno del Padiglione, nell'area denominata "Palcoscenico Sicilia" per tutta la durata del Vinitaly, sarà possibile assistere a degustazioni di vino e di olio, incontri con buyer stranieri, presentazioni di festival ed eventi legati al mondo del vino.

"La nostra isola rappresenta una delle regioni d'Italia più significative per la produzione di vino di qualità che ormai ci proietta tra le aree del Paese con il più alto appeal per appassionati ed addetti ai lavori, giornalisti e buyer". Lo ha l'assessore per l'Agricoltura Edy Bandiera, alla conferenza stampa di presentazione della partecipazione siciliana alla fiera di Verona che si svolgerà dal 15 al 18 aprile. "Non è un mistero - ha proseguito - che dopo aver innescato un meccanismo di vero e proprio rinascimento alla fine degli anni '90 del secolo scorso, oggi la Sicilia non solo ha consolidato le proprie posizioni nell'immaginario di chi vive di vino ma anche nella capacità di attrazione verso il consumatore finale".
"Tutto questo - ha concluso - grazie alle capacità imprenditoriali dei produttori, alla posizione geografica e alle condizioni climatiche che ci hanno consentito di creare un contest unico fatto di biodiversità, di terroir e di vitigni irripetibili in qualsiasi altra parte del pianeta. La Sicilia del vino non è replicabile altrove".