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11/04/2018 08:03:00

Passaporti in vendita, scarcerato il poliziotto di Marsala indagato

 – Accogliendo l’istanza dell’avvocato difensore Francesco Vinci, il Tribunale del Riesame di Palermo ha disposto la scarcerazione, concedendo gli arresti domiciliari, al 57enne assistente capo di polizia Angelo Patriarca, arrestato lo scorso 15 marzo con il marocchino Rachid Dalal, di 32 anni, per la vicenda dei permessi di soggiorno e dei 400 passaporti in bianco rubati alla Questura di Trapani per essere immessi sul mercato clandestino.

Per Patriarca, quindi, si sono aperte le porte del carcere romano di Regina Coeli. Il difensore aveva già chiesto i domiciliari al gip di Trapani. Ma il giudice respinse la richiesta. Probabilmente, perché, subito dopo l’arresto, interrogato dai suoi superiori, Patriarca ha sostanzialmente confessato.

Adesso, il Riesame ha accolto la richiesta di scarcerazione ritenendo che ormai non c’è più il pericolo di reiterazione del reato (Patriarca è stato sospeso dal servizio), né di fuga o inquinamento delle prove (già acquisite).

Emerge, intanto, che Angelo Patriarca non avrebbe incassato molto per la sua opera di servitore “infedele” dello Stato. Avrebbe avuto mille euro prima di entrare in azione e poi altri 200 al momento della consegna a Rachid Dalal (difeso da Diego e Massimiliano Tranchida) dei 400 passaporti in bianco, con la promessa, pare mai mantenuta, di avere una percentuale sulla loro vendita. Intanto, in giro, di passaporti falsificati, o in fase di falsificazione, ce ne sarebbero ancora altri 398. Sono stati recuperati, infatti, solo quelli intercettati ai posti di polizia di frontiera degli aeroporti di Roma e Milano. La terza persona coinvolta nell’indagine è la moglie marsalese del marocchino. E il suo coinvolgimento ha reso possibile la contestazione dell’associazione per delinquere. Le altre ipotesi di reato sono corruzione, peculato, furto e ricettazione.