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13/04/2018 06:00:00

Regione, l'addio di Sgarbi e lo scandalo dei portaborse

 Vittorio Sgarbi lascia il ruolo istituzionale di assessore regionale ai Beni Culturali, non va via definitivamente dalla Sicilia.
E' Sebastiano Tusa il nuovo assessore della Giunta di Nello Musumeci, che da dicembre ad aprile ha già cambiato due membri dell'esecutivo: Sgarbi per i Beni Culturali e il dimissionario Vincenzo Figuccia per i rifiuti, al suo posto il veneto Alberto Pierobon.

Tusa è un archeologo marino, dirigente generale della Sovrintendenza del Mare della Regione siciliana e professore di Paletnologia presso l’Università di Napoli.

Ritorna a lavorare a pieno ritmo l'assessorato dei Beni Culturali dopo le dimissioni di Sgarbi avvenute i primi del mese, il critico d'arte è statpo da Tusa, come primo atto da assessore, “Consulente per le grandi mostre e per il progetto di ricostruzione del Tempio G di Selinunte”.

Si torna a parlare dei portaborse, vertice a Palazzo dei Normanni in una conferenza di capigruppo voluta da Gianfranco Miccichè. Entro una settimana dovrebbe essere presentata una proposta di contenimento della spesa relativamente ai collaboratori dei parlamentari. Non si esclude che possa essere inserita una apposita norma nella legge di stabilità per indicare i criteri di assunzione.
Fa specie sapere che da una parte Miccichè chiede il contenimento delle spese per i portaborse, dall'altro è pronto ad assumere altri due nuovi deputati segretari per il Consiglio di Presidenza. Si tratta di una operazione che avrebbe un ulteriore costo di un milione di euro.
I magistrati della Corte dei Conti hanno chiesto ai parlamentari regionali le dovute spiegazioni, sono 111 i collaboratori assunti per 70 deputati che si aggiungono a quelli stabilizzati.
Un numero in crescita se vanno a sommarsi i membri dello staff e i dipendenti dei gruppi parlamentari per un totale di 226.
Sul podio delle assunzioni c'è il Partito Democratico che ha assunto 34 portaborse a fronte di appena 11 deputati, segue Forza Italia con 32 portaborse per 13 onorevoli, 20 i deputati del movimento Cinque Stelle e 24 il numero dei portaborse assunti.
Il caso da studio lo rappresentantano i Popolari e Autonomisti: 21 portaborse per appena 6 deputati. Saranno pesanti queste borse.
La politica si interroghi sul perchè il cittadino scappa all'ennesima richiesta di voto.
I capigruppo dell'ARS sono stati ascoltati in udienza pubblica innanzi i magistrati contabili, le contestazioni muovono per il PD e per Diventerà Bellissima per il mancato utilizzo degli stabilizzati e quindi il ricorrere ad esterni, per Forza Italia c'è qualcosa che non va nelle qualifiche, per i grillini,invece, per gli stipendi troppo alti.
E nella guerra delle poltrone per tutti c'è un popolo, quello dei forestali, che è sceso in piazza e ha manifestato contro il governo regionale.
Si chiedono risposte concrete ed immediate, garanzie occupazionali.
I sindacati di riferimento hanno chiesto un tavolo tecnico per la risoluzione dei problemi, per capire che tipo di prospettiva lavorativa c'è per chi ancora attende il salario da mesi.
Nuovo cda per Riscossione Sicilia, la Commissione Affari Istituzionali dell'ARS ha dato il via libera alla nomina di Domenico Achille che guiderà la società.
Insieme a lui la commercialista Graziella Germano e Michelengelo Patanè, ex Procuratore di Catania.
Sono nomine che avranno validità fino al 31 dicembre di quest'anno, data entro la quale è previsto il passaggio direttamente all'Agenzia delle Entrate.