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10/07/2018 06:00:00

Cordaro e Fratello, gli abbonamenti alla Juventus con i soldi per i rifugiati

 I soldi dell’accoglienza per comprare gli abbonamenti della Juventus. E’ un altra vicenda che viene fuori dalle indagini che hanno portato all’arresto di Norino Fratello, re delle cooperative in provincia di Trapani nella gestione dell’accoglienza ai richiedenti asilo. Fratello, ex deputato regionale ha sul groppone una condanna, patteggiata, per concorso in associazione mafiosa. Ma negli ultimi anni è stato il rais dell’accoglienza, trasformandola in un business. Un business fatto attraverso cooperative intestate a prestanomi, ma tutte riconducibili a lui.
Alle cooperative lo Stato italiano versa fino a 35 euro al giorno a persona per l’accoglienza.

Soldi che però sarebbero serviti anche per comprare abbonamenti della Juventus.
E' il caso della Cooperativa Sole, amministrata da Roberto Cordaro. Chi è? E'  figlio di Pino Cordaro, ex ispettore di polizia, consigliere comunale in carica a Marsala, eletto con il Pd e passato a Forza Italia. Roberto Cordaro, che non risulta indagato nell'inchiesta "Brother", è genero di Michele Licata, l’imprenditore marsalese  a cui sono stati sequestrati beni per oltre 120 milioni di euro tra cui le principali sale ricevimenti del territorio.
Durante le indagini hanno perquisito l'auto di Roberto Cordaro, e hanno trovato dentro due abbonamenti della Juventus intestati alla cooperativa Sole del valore di 6.700 euro. Così i profitti dell’accoglienza finivano in partite di calcio. I rapporti tra i Cordaro e Fratello sono intensi, gli inquirenti li esaminano per testimoniare l'interesse di Fratello nel business delle cooperative.

I biglietti erano sulla Wolksvagen Touareg in uso a Roberto Cordaro, ma intestata alla Rubi srl, una delle società di Michele Licata poi sequestrate (la macchina oggi è in uso al comune di Erice). il sequestro è del 7 Settembre 2015. Roberto Cordaro era da Norino insieme a Paolo Torrente, figlio di Vito Torrente e a Valenza, il commercialista della Sole. Erano usciti dagli uffici di Alcamo di Fratello per discutere dei termini dell'Ati.
La conoscenza tra Fratello e i Cordaro è datata. I due hanno una certa confidenza. Da quello che emerge per gli affari erano Pino e Norino Fratello a gestire l’accordo tra la Dimensione Uomo 2000 di Fratello e la Sole di Cordaro.


Norino Fratello, re delle cooperative, espande la sua influenza fino a Marsala. Qui ha un contatto in consiglio comunale, è il consigliere Pino Cordaro.

Tutto avviene gestendo gli affari della cooperativa Dimensione Uomo. Dalle conversazioni intercettate emerge “un notevole interesse di Pino Cordaro per fissare incontri con Norino Fratello”.
Tra i due c’è confidenza. Fratello chiama Cordaro “Pinuccio” a telefono. Si sentono perchè devono fissare un appuntamento per parlare di una possibile collaborazione tra la cooperativa Dimenzione Uomo 2000, riferibile a Norino Fratello, e quella del figlio di Cordaro, Roberto, la coop. Sole. La cooperativa- come spiegano gli inquirenti nell’ordinanza - era riconducibile a Michele Licata. In un incontro avvenuto nel gennaio 2015 si parla della gara d'appalto per l'accoglienza di migranti presso strutture di accoglienza. Una vicenda tra l'altro che era stata raccontata da Tp24.it. “Pinuccio” Cordaro, è l’estate del 2015, prova a incontrare più volte Norino Fratello, a fare in modo di incontrarsi. E’ lui ad insistere. Lo chiama, lo cerca più volte, Fratello non risponde, sposta appuntamenti, “Ma devo cancellare il tuo numero”


In particolare ne fissano uno insieme al figlio Roberto Cordaro presso il Baglio Basile di Petrosino, allora di proprietà di Licata.


La cordata Dimensione Uomo – Coop Sole si aggiudica una cinquantina di migranti da sistemare a Campobello di Mazara. Seguono poi altri incontri e telefonate. Si legge nell'ordinanza che “E' risultato a pieno titolo coinvolto nel progetto anche un altro figlio di Cordaro Pino, Massimo, già nella compagine societaria della Coop Sole e pienamente inserito nelle strutture di Michele Licata. Dopo dei controlli dei carabinieri presso la struttura di Campobello, Roberto Cordaro invia un sms a Norino Fratello. “Ho un controllo carabinieri stanno facendo bordello per l'Ati”. Il Prefetto, poi, gli blocca l'iIter perchè non hanno costituito l'Ati le due cooperative.  La contestazione era infatti che le due coop non si fossero ancora costituite in Ati. Sentito dagli inquirenti il consigliere Pino Cordaro spiega che fu lui stesso a mettere in contatto il figlio con Norino Fratello. “Mi chiese se conoscessi qualcuno per poter partecipare a tale bando”.