Quantcast
×
 
 
25/07/2018 06:00:00

Spesa troppo alta: non c'è pace per la sanità siciliana

 Non c'è pace per la sanità siciliana. La spesa che riguarda il settore è troppo alta, fatta di sprechi e di ricoveri che avrebbero dovuto essere trattati in altro modo.

Le consulenze, troppe, fanno poi da elemento discordante tra il contenimento della spesa e lo spreco.
Il 2017 non è stato un anno di spending review, nonostante i proclami, la Corte dei Conti ha rinviato all'ARS la manovra sollecitando una correzione con una maggiore riduzione.

La spesa della sanità regionale è troppo alta e non corrisponde ai servizi prestati agli utenti.

Il Governo Musumeci fa i conti, letteralmente e ancora una volta, con quello che il Governo Crocetta ha lasciato.

Tra la Rete Ospedaliera, cavallo di battaglia dell'ex assessore regionale Baldo Gucciardi, e le nuove assunzioni c'è un oceano di spesa che non è stata tenuta sotto controllo e che non è stata razionalizzata.

I costi della sanità costituiscono la maggiore percentuale del bilancio regionale, nel 2017 sono stati utilizzati quasi 13 miliardi di euro. Una parte della spesa è stata utilizzata per collaboratori e consulenze, a vario titolo, sia nelle nove ASP della Regione , pari circa a 30 milioni euro.
La più spendacciona è stata l'ASP di Messina con 259 contratti, Ragusa 187, Catania 180, Palermo 173, Agrigento 100 contratti, Trapani 68, Siracusa 65, Caltanissetta 64, Enna 51.

Ci sono poi gli esterni delle aziende ospedaliere e dei policlinici, il totale sfiora le mille persone.

Alta la spesa per l'assistenza in ospedale e per gli esami specialistici, siamo intorno ai 710 milioni di euro. Le case di cura hanno ricevuto, per prestazioni erogate, oltre 464 milioni di euro, all’Ismett di Palermo sono andati circa 88 milioni di euro, all'Irccss di Troina 31 milioni di euro, al Buccheri La Ferla 47 milioni, al Giglio di Cefalù 51 milioni di euro.

Da registrare un + 3,3% di spesa in tutto il 2017, rispetto all'anno precedente, che riguarda l'assistenza specialistica convenzionata per un totale di oltre 445 milioni di euro.

Nel 2017 è aumentata anche la spesa per le residenze private convenzionate, si registra un +3%.

Il dato maggiore di spesa è dato anche dai ricoveri non appropriati che avrebbero dovuto essere trattati in modo diverso. La Corte chiede un maggior controllo sia per le strutture pubbliche che per il privato convenzionato.

I giudici contabili contestano anche la spesa per i farmaci non ospedalieri, la cui percentuale è aumentata toccando il bollino rosso, negli ospedali il si è superato il tetto del budget consentito, dal 6,89 si è arrivati al 7,98%.

Alta la spesa sanitaria ma i servizi prestati non corrispondono alle necessità dei pazienti che troppo spesso, specie al Pronto Soccorso, sono costretti a lunghe ore di attesa, a ricoveri in barella e in corsia.

L'ASP di Trapani, nel frattempo, annuncia attraverso il suo Commissario, Giovanni Bavetta, che entro la fine dell'estate sarà possibile effettuare le prenotazioni online per le prestazioni sanitarie: “Avevamo preannunciato una riorganizzazione ma credo che sarà invece una rivoluzione per l’utenza, con i nostri concittadini che potranno scegliere direttamente da casa dove effettuare le prestazioni o gli specialisti preferiti, eliminando contemporaneamente le file per chi vorrà ancora recarsi fisicamente agli sportelli. Successivamente sarà possibile effettuare anche il pagamento del ticket on line”.
La lamentela maggiore che riguarda la Sanità siciliana è legata al mal funzionamento delle sale operatorie per la mancanza di medici anestesisti.
Lo scorso 19 luglio Bavetta ha firmato ed emanato la delibera per la mobilità e per il concorso pubblico per 105 posti a tempo indeterminato di dirigente medico di anestesia e rianimazione nelle aziende sanitarie provinciali e ospedaliere della Sicilia occidentale.
Il Commissario dell'ASP di Trapani, che è capofila nella gestione delle procedure selettive per tutta la Sicilia occidentale, ha dato immediata attuazione alla direttiva emessa dall'assessore alla Salute, Ruggero Razza, indirizzata ai vertici delle ASP e delle Aziende ospedaliere,
L’avviso pubblico interesserà le procedure di mobilità volontaria, che copriranno in via preliminare i posti disponibili, e la procedura concorsuale pubblica, che sarà espletata per i posti rimasti vacanti, completata la mobilità di bacino.
La ripartizione dei posti della dirigenza medica- disciplina anestesia e rianimazione prevedono per l'ASP di Trapani 29 posti, 23 per l'ASP di Palermo, 19 per il Policlinico e 16 per il Civico di Palermo, 9 per l'ASP di Caltanissetta, 5 per Agrigento e 4 per Villa Sofia a Palermo. Il 27 luglio l'avviso sarà pubblicato nella Gurs.
A Palermo, intanto, la Giunta Musumeci sta lavorando alle nomine dei Commissari ASP, dichiarate illegittime e, quindi, da considerarsi decaduti in seguito alla sentenza emessa dalla Consulta che ha bocciato l'articolo 3 della legge regionale del Governo Crocetta. In bilico le poltrone dei Commissari nominati dal precedente Governo, assessore alla Salute Baldo Gucciardi, si tratta di: Giovanni Bavetta (ASP di Trapani),
Gervasio Venuti (ASP di Agrigento), Antonio Candela (Asp di Palermo), Giovanni Migliore (Civico di Palermo), Maurizio Aricò (Villa Sofia-Cervello di Palermo), Fabrizio De Nicola (Policlinico di Palermo), Salvatore Lucio Ficarra (Asp di Ragusa) , Giorgio Giulio Santonocito (Garibaldi di Catania), Michele Vullo (Policlinico di Messina), Gaetano Sirna (Asp di Messina).