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28/07/2018 08:25:00

Scorpion Fish (traffico di migranti): il trapanese Giovanni Manoguerra torna in libertà

 E’ stato rimesso in libertà, su richiesta dell’avvocato difensore Giacomo Lombardo, il 42enne trapanese Giovanni Manoguerra, uno dei dodici imputati del processo, con rito abbreviato, in corso davanti il gup di Palermo, scaturito dall’operazione anti-immigrazione clandestina “Scorpion Fish”, condotta a termine da Dda e Guardia di finanza il 6 giugno 2017.

Manoguerra, dopo circa sei mesi di carcere, era agli arresti domiciliari. Per lui, lo scorso 10 maggio, il pm Federica La Chioma, ha chiesto una condanna a cinque anni e otto mesi di reclusione.

Come tutti gli altri, Manoguerra è accusato di associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e al contrabbando di sigarette estere.

Con altri siciliani (fra i quali, anche tre marsalesi) avrebbe fornito assistenza e supporto logistico ai migranti sbarcati, mettendo a disposizione abitazioni e mezzi di trasporto. Il 42enne trapanese di contrada Rilievo sarebbe stato, in particolare, secondo l’accusa, uno degli scafisti impegnati nel trasporto dei migranti. Per gli altri undici imputati, il pm La Chioma ha chiesto condanne a pene tra i dieci e i sei anni di carcere.