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10/08/2018 06:00:00

Aeroporto di Birgi, tutto di nuovo fermo. Ma Cancelleri e Turano litigano

 E' scontro nella politica regionale su quello che succede (o che non succede) per l'aeroporto di Trapani Birgi.

Quella che stiamo vivendo è l'estate della depressione, con un taglio drastico dei voli sul Vincenzo Florio. Con molta incertezza sul futuro, visto che ancora non è stato pubblicato il bando per il contratto di co-marketing che dovrebbe portare a Birgi una compagnia aerea in grado di garantire un certo flusso di turisti. Un'estate da incubo per le tante strutture ricettive e le attività che puntano molto sul turismo estivo. L'Airgest ha incassato la ricapitalizzazione dalla Regione, socio praticamente unico della società che gestisce lo scalo trapanese. In tutto ciò l'iter che porta all'arrivo di nuovi capitali e nuove tratte sembra essersi impantanato.


Il deputato regionale all'Ars Giancarlo Cancelleri attacca il governo Musumeci su quello che è accaduto a Roma, dove si dovevano stabilire i termini della continuità territoriale che servirebbe a portare qualche euro e qualche volo in più non solo a Trapani, ma anche a Comiso.
Ecco cosa scrive il deputato regionale grillino.

 

Prima un incontro a Roma senza documenti al seguito, poi l’invio al Ministero di carte incomplete e, quindi, inutilizzabili. Sulla strada della continuità territoriale il governo regionale cammina col freno a mano tirato. È assurdo ma sembra quasi che non vogliano portare a termine l’operazione, non ci sono altre spiegazioni. Dopo aver procrastinato l’incontro al Ministero delle Infrastrutture per 22 giorni, il 25 luglio scorso una delegazione regionale è andata a Roma per porre le basi per l’avvio del concordato tavolo di lavoro finalizzato alla creazione di nuovi collegamenti e a prezzi calmierati, con gli aeroporti di Comiso e Trapani. Ebbene, sembrerà assurdo, ma ci sono andati a mani vuote: nessun dato, nessun numero che consentisse di avviare la conferenza di servizi propedeutica all’avvio dell’operazione. A quel punto la Regione si è accordata per inviare i documenti dopo due giorni: niente di tutto questo, i documenti sono arrivati a Roma solo un paio di giorni fa, ma del tutto incompleti, e, pertanto, inservibili”.
Più precisamente, per quanto riguarda i collegamenti da e per Trapani mancherebbe l’analisi dettagliata, la stima dei costi e l’entità della compensazione. Mancherebbe inoltre l’indicazione precisa sulla fonte di finanziamento regionale e una relazione con le analisi a sostegno del piano.
Non so più cosa pensare per anni i governi nazionali ci hanno ignorato, e ora che la tanto agognata continuità territoriale può cominciare a prendere finalmente corpo, il governo Musumeci latita.
Sul piatto ci sono circa 42 milioni di euro, 32 messi a disposizione dallo Stato e un terzo, messo a disposizione dalla Regione, come cofinanziamento. Ad annunciare la piena disponibilità statale all’operazione era stato il sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti, Michele Dell’Orco, a fine giugno, nel corso di un’audizione all’Ars convocata da Giancarlo Cancelleri e sollecitata dall’eurodeputato Ignazio Corrao, per creare un tavolo di confronto tra le parti interessate, individuando le competenze specifiche per tracciare un percorso e un cronoprogramma verso la continuità territoriale.
Quello della continuità territoriale è un vecchio pallino del M5S, che lo scorso febbraio, sul tema, ha avuto approvata una mozione all'Ars, primo firmatario Cancelleri, che impegnava il governo a spingere su questo versante con agevolazioni per gli spostamenti arerei, marittimi e ferroviari.

L'attacco di Cancelleri non è caduto così. Gli ha risposto Mimmo Turano, assessore regionale alle attività produttive.

Leggo con piacere del rinnovato interesse dell’onorevole Cancelleri per il tema della continuità territoriale e degli aeroporti siciliani non capisco però se parli come capo dell’opposizione in Sicilia o, irritualmente, per conto del ministro Toninelli”. Così l’assessore regionale alle Attività produttive Mimmo Turano replica all’attacco del deputato M5S su presunti ritardi del governo regionale sul tema della continuità territoriale. 

“Cancelleri - continua Turano - che nei suoi comunicati fa intendere di avere ampio accesso agli uffici ministeriali, dovrebbe sapere che il governo Musumeci non solo non ha il freno a mano tirato ma procede in maniera ordinata e soprattutto con una visione strategica”. 

“Siccome non voglio pensare che l’onorevole Cancelleri usi i suoi buoni uffici nei Palazzi romani per sparare a zero sulla Regione siciliana - chiosa l’assessore - voglio chiedergli di sensibilizzare il ministro delle infrastrutture anche su un altro tema importante, quello dei bacini di carenaggio”. 

“Ne avevo già parlato anche con l’europarlamentare del Movimento 5 Stelle Ignazio Corrao ma chissà che le doti di lotta e di governo del vicepresidente dell’Ars non tornino veramente utili” conclude l’assessore. 

A dare manforte a Turano ci ha pensato Eleonora Lo Curto, deputata regionale.

“Trovo davvero singolari le dichiarazioni di Giancarlo Cancelleri che si permette di bacchettare il governo Musumeci per la presunta lentezza in ordine alla trasmissione dei documenti che servono ad avviare le procedure per la cosiddetta continuità territoriale. Ricordo a Cancelleri che soffre di memoria corta e di uno strano strabismo politico, che solo qualche giorno fa i dePutati cinquestelle, anche quelli eletti nella provincia di Trapani e Ragusa, dopo aver tentato in ogni modo possibile di bloccare l’iter per il parere al piano di promozione territoriale presentato dal governo in V commissione, si sono astenuti senza vergogna e senza imbarazzo, sapendo perfettamente che quel parere era necessario e propedeutico alla stesura del bando per intercettare compagnie aeree. Indifferenti al grido di dolore che arriva dal mondo imprenditoriale come dalle famiglie del nostro territorio avrebbero cinicamente voluto che in commissione mancassero i numeri. Questo modo di far politica è odioso e squallido e i cinquestelle sono solo avventurieri portatotori di odio sociale. Cancelleri sa bene che quella della continuità territoriale è una falsa battaglia perché i problemi dello sviluppo economico in Sicilia passano attraverso il riconoscimento degli svantaggi derivanti dall’insularita, con un piano straordinario di investimenti per le infrastrutture, finanziando le imprese attraverso le forme di fiscalità di vantaggio e compensative che serviranno a ridurre il gap tra cittadini di regioni ricche e tutti noi siciliani.
Si occupi quindi di problemi veri e sostanziali e la smetta di fare demagogia. Prima o poi i cittadini si sveglieranno e avranno modo di capire che la politica dei cinquestelle ha il respiro corto e non produce effetti positivi per l’economia e soprattutto non aiuta e non incentiva la produzione di  lavoro e di ricchezza reale. Si aiutino le imprese, si diminuisca il costo di produzione e del lavoro e anche il Sud potrà ripartire e saprà volare ben più velocemente e meglio di quanto non si potrà fare destinando denaro pubblico alle compagnie aeree. A settembre tornerò con ferma determinazione sulla costituzione di una sola società di gestione per gli aeroporti di Palermo e Trapani, solo così si abbatteranno i costi e si pianificherà il rilancio vero del sistema territoriale. Vedremo a quel punto quale bugia si inventeranno i grillini”.



Politica | 2024-04-17 06:00:00
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