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14/10/2018 06:00:00

Marsala, Ninfa Parrinello: "Con l'AVO regaliamo il nostro tempo a chi ha più bisogno"

Ninfa Parrinello, presidente dell’AVO, l’Associazione Volontari Ospedalieri Onlus di Marsala. Siete quelle persone che danno una mano, un conforto, una vicinanza a chi è ricoverato in ospedale.

Esatto, noi regaliamo un po’ di tempo libero che cerchiamo di ritagliarci e che doniamo alle persone che hanno più bisogno. Vi assicuro che quello che diamo viene ricambiato in amore, gioia e felicità.

Come si fa ad entrare nella rete dei volontari ospedalieri?

In Sicilia ci sono diverse AVO. A Marsala ci siamo da quattro anni e a fine ottobre, comincerà presso l’ospedale “Paolo Borsellino” il quarto corso che si svolgerà in nove incontri. Dopo questi incontri ci sono circa 100 ore di volontariato per istruire le persone a muoversi nelle corsie a seguire noi più anziani che facciamo da tutor e successivamente chi si sente in grado e ha voglia di farlo entrerà a far parte dei volontari ospedalieri.

Quante ore a settimana di impegno richiede fare il volontario ospedaliero?

Noi normalmente facciamo un pomeriggio la settimana da due a tre ore massimo, quindi un impegno non molto gravoso.

Quando inizia il corso per diventare volontario ospedaliero. Ci dà i dettagli?

Venerdì 26 ottobre ci sarà l’inaugurazione del corso. Ci sarà il sindaco di Marsala e i vari assessori, la nostra presidente Regionale Cetty Mascatt. In questo incontro presenteremo ai nuovi arrivati che cos’è l’Avo, quando è stata formata, cosa intendiamo fare e cosa faremo nelle nove giornate del corso. In ogni corso abbiamo dei medici che volontariamente si sono messi a disposizione per dare le informazioni sulle varie malattie.

Quando scadono le iscrizioni?

Le iscrizioni sono già scadute ma noi aspettiamo e accogliamo comunque  chi volesse farlo entro il 26 ottobre.

Il vostro servizio di volontariato è solo per alcuni reparti ospedalieri o in tutti?

No, andiamo in tutti i reparti, siamo autorizzati dall’azienda ospedaliera e dal direttore dell’ospedale. Ci muoviamo tranquillamente senza problemi grazie all’ottima collaborazione di medici e infermieri. Se diventiamo un buon numero vorremo andare anche nelle case di riposo.