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15/10/2018 12:00:00

In Sicilia inizia la campagna antinfluenzale ma manca il personale negli ambulatori

Inizia oggi la campagna anfinfluenzale ma in Sicilia c’è poco personale nei centri di vaccinazione. Ne ha parlato nei giorni scorsi ad un incontro con la stampa che si è svolto a Palermo il direttore del dipartimento di prevenzione dell’Asp di Ragusa Franco Blangiardi. “Già lo scorso anno era stato specificato nel decreto regionale che bisognava incrementare il personale – le parole di Blangiardi –. C’è bisogno di assistenti sanitari mentre attualmente ci sono infermieri che non hanno una competenza specifica per le vaccinazioni e gli stessi medici che vengono inviati negli ambulatori sono i medici ricollocati e spesso non adeguati al servizio – ha concluso Blangiardi – che per raggiungere la copertura ottimale deve raggiungere il 95%.

Sulla effettiva carenza di personale, il dirigente responsabile del Servizio di igiene pubblica della Regione Mario Palermo ha spiegato che saranno riformulate le piante organiche delle Asp appena sarà definita la rete ospedaliera che è al vaglio del ministero della Salute. Ha comunque comunicato la buona copertura vaccinale sui bambini nati tra il 2014-15 e l’azzeramento da agosto dei casi di morbillo rispetto ai 300 di giugno e ai 280 di luglio.

Palermo ha inoltre smentito le notizie che girano da giorni sul web che quest'anno l'influenza non sarà pericolosa: «Non c'è alcuna fondatezza – ha detto -. Basti pensare che non ci sono affatto dati sui virus che comunque possono modificarsi».

Anche il segretario regionale della federazione dei Medici di famiglia Luigi Galvano, smentisce le notizie secondo le quali l'influenza sarà meno aggressiva anche perché non è prevedibile. Devono vaccinarsi - ha detto - tutti i soggetti a rischio, gli ultra 65enni, chi ha patologie croniche, ma anche i non malati che lavorano come autisti, forze ordine, docenti, medici, personale sanitario. E anche in alcuni casi pure chi è perfettamente sano ma deve tutelare alcuni familiari che per esempio sono a rischio e non possono vaccinarsi».