Due trapanesi sono in carcere in Francia da cinque mesi. Ecco perchè
Due trapanesi sono in carcere, in Francia, da cinque mesi. Si tratta di Massimo Carpinteri e Renato Pasquale Barbera, originari di Trapani. Sono detenuti in due carceri diversi nel nord della Francia, a Dunkerque (si, quella del film...) e Bethune.
Si sa poco della loro vicenda, ma proviamo a spiegare.
L'accusa per loro è di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Sono stati arrestati dalla polizia francese. Renato Pasquale Barbera è noto a Trapani per essere un esperto di sicurezza, un bodyguard, ma anche volontario dei Vigili del Fuoco e della Croce Rossa Italiana, comandante di una idroambulanza. Accanito sostenitore dei Cinque Stelle sui social, Barbera attacca l'Europa sull'immigrazione, salvo poi, a quanto pare, organizzare il trasporto di clandestini...

Carpentieri, invece, fino a qualche mese fa gestiva la gelateria "Panna Montata" in via Errante a Trapani, poi ha lasciato la città e di lui non si è saputo più nulla. Secondo notizie non confermate, i due uomini arrestati in Francia sarebbero coinvolti in un'indagine più complessa, motivo della lunga misura cautelare preventiva.
L' autorità di Polizia italiana, la Questura di Trapani, è stata informata da Parigi dell’arresto e dell’ipotesi di reato contro i due cittadini italiani e null’altro.
Secondo una ricostruzione della gendarmeria francese i due sono approdati la scorsa estate sulla costa tra Calais e Dunkerque con il proposito di organizzare viaggi in mare all’apparenza turistici tra le coste francesi e inglese, utilizzando una imbarcazione, forse una barca a vela. Ma non per trasportare turisti ma clandestini, dalla Francia verso l’Inghilterra. Il loro “lavoro” in una zona calda della costa francese a proposito di presenza di migranti e di migrazione clandestina. Un tratto di costa oggetto di tanti reportage giornalistici. L’area è quella di Calais, nord della Francia, cittadina sul Canale della Manica. Dove nonostante sgomberi e interventi della polizia di Macron, periodicamente si formano insediamenti, accampamenti abusivi e vere e proprie bidonville, e si ritrovano migliaia di migranti desiderosi di un “passaggio” verso l’Inghilterra.
In massima parte si tratta di sudanesi, afgani, etiopi e pakistani. E poi tra molti adulti anche tanti minori non accompagnati. Spesso questi migranti cercano “ospitalità” nei mezzi pesanti con destinazione Inghilterra. I due trapanesi arrestati sono accusati di avere organizzato un loro business sfruttando la disperazione di questa gente, mettendosi all’opera, come traghettatori, via mare, verso la costa inglese, con una imbarcazione pare presa in affitto. Come se a bordo portassero dei turisti. Ma per la Polizia francese con quella barca i due trapanesi hanno trasportato solo migranti clandestini.
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