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01/11/2018 06:00:00

I trapanesi arrestati in Francia. Grillini, anti-migranti, ma accusati di essere scafisti

 Sui loro profili Facebook pubblicavano post sovranisti, contro “l’invasione” dei migranti, simpatizzanti i 5 Stelle. Sono stati però arrestati dalla polizia francese per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Un bel paradosso quello dei due trapanesi arrestati in Francia. 

Sono rinchiusi da giugno in due penitenziari nel nord della Francia i trapanesi Massimo Carpentieri e Renato Barbera. Sono accusati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Per la gendarmeria l’attività turistica che avrebbero messa sù sarebbe stata soltanto una copertura per gestire il viaggio di alcuni clandestini attraverso la Manica, dal nord della Francia all’Inghilterra. Transfer via mare prendendo in affitto un’imbarcazione. Dell’arresto sono stati avvisati dopo qualche giorno i familiari e la Questura di Trapani. Ed è da giugno che i familiari non sentono a telefono i due.

“Ad inizio giugno Massimo e Renato partono per il nord della Francia, hanno ricevuto una buona offerta di lavoro. So solo che un imprenditore li ha ingaggiati per un giro in barca” racconta la moglie di Massimo Carpentieri al Giornale di Sicilia. Dalla sera di giovedì 14 giugno non si sentono più, ed è di quel giorno anche il suo ultimo post su Facebook. Due giorni dopo comunicano alla moglie che il marito non può parlare perchè in stato di fermo. “Il lunedì vengo a sapere che mio marito è coinvolto nel giro di una organizzazione, che ha un avvocato. Da cinque mesi non sono mai riuscita a parlare con Massimo per telefono, ne tantomeno lo hanno potuto fare i suoi due figli e la nostra bambina” racconta ancora la moglie che assicura che il marito non si sarebbe mai messo in mezzo a storie del genere. “Ho bisogno che qualcuno ci aiuti, mi scrive che è innocente e di essere caduto assieme a Renato in un tranello”.
La moglie non sente Massimo Carpentieri da giugno, mentre nulla si sa su come sta proseguendo l’indagine, che pare essere più complessa del previsto.

Gli ultimi post sui social sono proprio dei primi di giugno. Su Facebook le loro pagine sono un susseguirsi di condivisione di link di fake news su migranti e altre storie cavalcate dai 5 Stelle e dalla Lega, post sovranisti, e
Un paradosso per due persone che a Trapani sono molto conosciute. Soprattutto Renato Barbera, non passava inosservato con il suo fuoristrada Hummer. Ha fatto tanti lavori Barbera, che anni fa ha fondato un poligono di tiro a Fulgatore. Saltuariamente lavorava come addetto alla sicurezza in eventi musicali e concerti. Quando era più giovane giocava a football americano con i Kaimani di Erice. In passato gli è stato assegnato un gommone di 13 metri confiscato alla mafia, sulla cui fiancata c’è il logo della Croce rossa italiana. Carpentieri invece ha gestito fino alcuni mesi fa la gelateria e creperia “Panna montata”, poi ha cominciato a lavorare fuori Trapani. 

Una storia molto particolare, su cui la polizia francese e quella italiana stanno cercando di capire di più. Intanto le famiglie protestano per i divieti di colloqui telefonici, e attendono maggiori notizie dalle autorità.