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17/11/2018 08:07:00

Ancora polemiche interne, veleni e querele tra i Cinque Stelle di Marsala

 Approderanno in un’aula di giustizia i contrasti interni al M5S di Marsala alla vigilia delle elezioni amministrative del 2015. L’appuntamento è per il 6 dicembre, quando il gup Francesco Parrinello terrà l’udienza camerale (e cioè a porte chiuse) per decidere sull’opposizione dell’avvocato Peppe Gandolfo alla richiesta di archiviazione formulata dalla Procura per la querela che il legale, esponente del M5S, tre anni fa, sentendosi diffamato, ha sporto contro un ex attivista, Gianluca Rallo, che faceva parte del gruppo che non gradiva l’ingresso della componente che fa riferimento proprio a Gandolfo - sotto accusa per l'uso disinvolto della costituzione di parte civile che fa con la sua associazione antiracket, che non ha mai aiutato un commerciante o un imprenditore ad uscire dal giro dell'estorsione e dell'usura ... - e a cui appartiene l’unico eletto in Consiglio comunale, Aldo Rodriquez.

Per lo stesso motivo, ad abbandonare il M5S era stato, tra gli altri, anche l’avvocato Vincenzo Forti, che adesso difende Gianluca Rallo, che è fratello di Stefano Rallo, che è stato candidato pentastellato alle comunali e alle regionali.

“Non so – dice Gianluca Rallo – quali sono le affermazioni che mi vengono contestate da Gandolfo. Nelle carte in nostro possesso non c’è scritto. Posso soltanto presumere che possa essere l’interrogativo che tre anni fa ponevo a proposto dell’avvocato Peppe Gandolfo. Dicevo: questo avvocato fa il legale di parte civile per un’associazione antiracket nei processi, ma chi era e cosa faceva suo nonno? Era solo un interrogativo. Era una domanda…”.

L'associazione antiracket di Marsala, presieduta fino a poco tempo dalla deputata grillina Piera Aiello, era intitolata a Paolo Borsellino, e cambiò nome dopo una clamorosa diffida pubblica del figlio di Borsellino, Manfredi. 

Rallo ha pubblicato anche un video di una riunione dove c’è un vivace dibattito tra le due  anime del M5S marsalese. Una riunione in cui, ad un certo punto, Peppe Gandolfo, dopo essere stato accusato di essere un “politicante” per il fatto di aver militato, in passato, in altre formazioni politiche (tra cui il Pd e Italia dei Valori), si alza e abbandona l’assemblea. E uscendo sarebbero volate parole grosse…