"Finalmente lo Stato ha iniziato ad abbattere le prime, di circa 5 mila case abusive, presenti in riva al mare" scrive l'associazione Mareamico sulle demolizioni a Triscina, frazione costiera di Castelvetrano.
"Però non tutto sta andando per il verso giusto... In spiaggia stanno rimanendo gli esiti degli abbattimenti, che invece andrebbero prelevati nell'immediatezza. Non è stato permesso agli ex proprietari di abbattere autonomamente il proprio immobile, come è stato fatto a Licata, Palma di Montechiaro ed Agrigento; questo avrebbe determinato un grosso risparmio per i portafogli dei cittadini. Non è stata individuata una capiente discarica autorizzata che contenesse e riciclasse il notevole quantitativo di macerie prodotte".
"Ed infine - conclude Mareamico - è poco edificante che lo Stato affidi i lavori ad una ditta il cui general manager pare risulti invischiato per il reato di bancarotta fraudolenta". Mareamico invita il Commissario straordinario del comune di Castelvetrano e il Prefetto di Trapani a vigilare su quanto sta accadendo a Triscina.