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12/12/2018 06:00:00

Marco Campagna (PD): "Chi oggi sostiene Faraone ci ha fatto perdere le elezioni"

Marco Campagna, segretario provinciale a Trapani del Pd, non si capisce più nulla sui congessi. Facciamo chiarezza, si celebreranno o no?

Noi stiamo seguendo l'impostazione data dalla commissione regionale presieduta da Fausto Raciti che ha stabilito, nonostante noi avessimo chiesto il rinvio dei congressi, delle tappe ben precise. E in queste tappe hanno stabilito all'unanimità che entro il 16 dicembre si dovevano chiudere tutti i congressi, e noi stiamo rispettando. Noi abbiamo rispettato tutte le procedure, dovevamo depositare tutte le candidature per il provinciale e lo abbiamo fatto se poi dqualcuno si rende conto che le cose non vanno per come dovevano andare e vuole cambiare tutto allora mi ricordo il gioco che facevo da bambino quando si perdeva e allora si bucava il pallone.

E quindi il 14 si celebrerà il congresso provinciale?

Noi ci stiamo provando. Mi sembra paradossale invitare gli elettori del Pd ai gazebo il 16 dicembre a votare a primarie aperte senza sapere i contenuti di ciò che si vota.

Campagna, stupisce come il Pd sia stato assente in larga parte dai territori e dal dibattito politico, come li convincete adesso gli elettori ad andare ai gazebo domenica?

Sono d'accordo, lo si dovrebbe spiegare a chi contendente, invece, Davide Faraone vuole fare le primarie open. Cosa significhi open non lo so, se si vuole raccontare le storielle secondo cui da una parte c'è l'apparato e dall'altra parte no questa è una bufala. Chi sostiene oggi Faraone sono quelli che in questi anni ci hanno fatto perdere le elezioni, lezioni di coerenza non ne accettiamo. Mentre il sottoscritto, insieme a tanti altri, per le elezioni del 4 marzo si faceva un mazzo tanto mettendoci faccia e altro c'era chi si sospendeva dal partito andando contro Faraone. Lezioni di coerenza a nessuno, bisognerebbe affrontare i problemi della Sicilia.

Come mai lei non si ricandida alla guida della segreteria provinciale?

Io non temevo di perdere, ho fatto una scelta politica e di coerenza. Bisogna dare spazio ad altri.

Lombardino, candidato unitario, è il nome che unisce?

Assolutamente sì, nasce da una idea unitaria di chi ha sostenuto sia Campagna che Mino Spezia. Lavoriamo per unire il partito, se continuiamo a litigare tra di noi la situazione diventa insostenibile come Marsala.

Addentriamoci su Marsala. Non c'è un commissario, non c'è segretario, come si svolgerà il congresso?

Sarà la commissione per il congresso a guidare, farà un tesseramento di rinnovo e si farà il congresso. A Marsala è accaduto di tutto di più, gente che si scannava sul giornale e poi anche in consiglio comunale e adesso si dichiara amore e unità. Quando si è dirigenti di partito bisogna assumersi le responsabilità anziché aspettare sempre che arrivi il segretario provinciale e poi regionale o il giglio magico con Matteo Renzi. La storia dei renziani poi è davvero molto provinciale, siamo in un altro congresso e Renzi non è candidato e peraltro il suo candidato, Minniti, si è ritirato perchè, diciamolo a chi ancora si professa renziano, si parla di un gruppo dirigente che se ne vuole andare dal Pd. E' inutile fare un congresso con persone che domani se ne andranno. Voglio fare una precisazione, non è vero quello che dice l'onorevole Paolo Ruggirello che non è stato invitato a partecipare alle riunioni e alle direzioni, è lui che non è venuto perchè non interessato evidentemente. E' la stessa storia di chi dice che non è stato tesserato, la verità è che non si tesseravano perchè volevano le mani libere nei consigli comunali, smettiamola di recitare a soggetto. Mentre noi facciamo tutte queste discussioni tecniche la gente ha bisogno di risposte concrete e c'è una classe dirigente che si ricicla nella Lega.

Cosa accadrà all'indomani del 16 dicembre?

Io non me ne andrò dal partito e se vincerà Faraone resterò dentro al partito, sono abituato a fare minoranza, posso anche fare quello che apre e chiude la sezione a Castelvetrano, e per la segreteria nazionale io voterò Maurizio Martina.