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14/12/2018 06:00:00

Trapani, la crisi del Libero Consorzio. Il "prelievo forzoso" rischia di far saltare tutto

Il commissario straordinario del Libero Consorzio di Trapani, Raimondo Cerami, ha approvato il Bilancio Pruriennale 2018/2020. “Un’approvazione dovuta dalle circostanze – afferma lo stesso Cerami in una nota - per non perdere i fondi pubblici per gli investimenti che serviranno per la viabilità e per l’edilizia scolastica”. Anche se in equilibrio, lo strumento di programmazione finanziaria presenta una enorme riduzione della spesa a causa del "prelievo forzoso", soprattutto per le annualità successive al 2018.

Le conseguenze sono abbastanza drammatiche: l’ex Provincia infatti ha dismesso tutti gli affitti per le scuole. Dal prossimo anno scolastico, se non prima in alcuni casi, ci saranno meno plessi per gli istituti superiori e i doppi turni, ormai sembrano inevitabili e oggi, proprio per questo, gli studenti iniziano la loro protesta. Una loro delegazione composta dai rappresentanti d'istituto delle scuole superiori di Trapani, Marsala, Mazara del Vallo e Alcamo e dai rappresentanti della Rete degli studenti Medi di Trapani si recherà sotto il palazzo della Prefettura di Trapani per chiedere breve incontro con il Presidente della Regione Musumeci, che si troverà lì in visita per incontrare i sindaci, al fine di sollecitarlo a trovare una soluzione alternativa ai doppi turni e stanziare dei fondi alla Provincia e consegnargli una lettera indirizzata a lui e all'assessore regionale alla Pubblica Istruzione Roberto Lagalla. Il commissario Cerami, proprio con l'Assessore regionale, si incontrerà la prossima settimana per cercare una soluzione e chiedergli un aiuto per evitare i disagi ai circa 4800 alunni della provincia di Trapani che rischiano i doppi turni.

Sulla difficile situazione economica dell’ex Provincia regionale che, oltre ai problemi con le scuole prospetta anche i licenziamenti di lavoratori in sovrannumero, c’è l’intervento del segretario generale della Cgil di Trapani Filippo Cutrona: “Il territorio trapanese – dice Cutrona – si trova in difficoltà sul piano occupazionale e delle infrastrutture. Il licenziamento delle lavoratrici e dei lavoratori e la riduzione dei servizi essenziali rischiano di frenare lo sviluppo e far precipitare ulteriormente l’economia. Il prelievo forzoso –continua Cutrona – si frappone pesantemente al diritto dei cittadini ad aver garantiti i servizi essenziali, come l’edilizia scolastica, i servizi sociali, la viabilità e il diritto dei lavoratori dell’Ente di non perdere il posto di lavoro”.

Altro intervento sul Libero Consorzio di Trapani, è quello del deputata regionale Eleonora Lo Curto che, con una nota, afferma che sono necessari due milioni di euro per continuare a garantire i servizi essenziali per la viabilità, l'edilizia scolatica e per evitare la dismissione degli affitti degli istituti scolastici. Questa la nota della Lo Curto che annuncia a breve l'audizione del commisario Cerami presso la II Commissione all'ARS:

“L’ex ente provincia regionale di Trapani ha la necessità di uno stanziamento straordinario per mettere in sicurezza diversi servizi essenziali e non perdere finanziamenti per 10 milioni di euro, già in corso, e di 100 milioni di euro con i fondi del Mit, con gravissimo pregiudizio per le opere stradali e la sicurezza degli edifici scolastici. Il dissesto finanziario sarebbe una pietra tombale su questi finanziamenti. Ho incontrato il commissario straordinario del Libero consorzio di Trapani, Raimondo Cerami, al quale ho assicurato, come componente della Commissione Bilancio dell’Ars, tutta l’attenzione già a partire dalla legge di stabilità regionale. Il commissario Cerami verrà ascoltato, presto, in audizione dalla II Commissione legislativa. Al Libero consorzio occorrono almeno 2 milioni di euro per garantire gli investimenti previsti in materia di viabilità e di edilizia scolastica, e per evitare la dismissione di tutti i fitti passivi, delle utenze delle sedi degli istituti scolastici e i doppi turni di quattromilacinquecento alunni delle scuole del secondo ciclo nel prossimo anno scolastico. Ma è chiaro che senza la restituzione delle risorse che il governo preleva a danno delle ex province sarà come curare con l’aspirina un malato di cancro. Su quest’ultimo tema voglio ricordare come il governo nazionale tolga alla Sicilia ed alle nostre ex province 227 milioni di euro, mentre ne assegna 250 alle province del resto d’Italia, nel silenzio assordante di tanti parlamentari nazionali e regionali dei Cinquestelle eletti in Sicilia. Sono certa che anche il presidente della regione Nello Musumeci affronterà con piglio deciso la problematica di natura finanziaria che attanaglia tutti i Liberi consorzi la cui risoluzione definitiva è demandata solo alla volontà del governo Conte di eliminare il prelievo forzoso. Auspico, infine, che questo tema sia all’ordine del giorno dell’incontro con i sindaci trapanesi che si terrà venerdì prossimo”.