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25/01/2019 07:07:00

Trapani, le liti nel Pd. Brillante cerca di fare chiarezza

 La commissione per il congresso nazionale del Pd in provincia di Trapani non gode di ottima salute, al suo interno la minoranza che ha sposato la mozione di Nicola Zingaretti mette i paletti sullo svolgimento dei lavori della commissione, chiede maggiore trasparenza e rispetto delle regole.

Sono cinque i componenti di minoranza che hanno firmato un documento che mira a bloccare i lavori e a far saltare le convenzioni, si tratta di : Giuseppe Vultaggio, Valentina Villabuona, Nicola Biondo, Ina Agate, Monica Di Bella.

Non ci stanno, eccepiscono la nomina del presidente, Vincenzo Grassellino, del suo vice, Peppe Casabella, del normale svolgimento dei lavori.

Non in ultimo il tesseramento di Paolo Piccirillo, cofondatore del movimento civico Cives, che ad Erice ha concorso a fare eleggere l’attuale sindaco Daniela Toscano, del Partito Democratico.

I cinque sostengono che Piccirillo non è tesserato e se lo fosse il tesseramento sarebbe nullo, perché dirigente di altro movimento civico.
Lo statuto, sostengono, non lo consente.
Ma se così fosse l’eccezione varrebbe non solo per Piccirillo ma anche per la stessa Ina Agate che a Mazara, grazie all’avallo di Baldo Gucciardi, ha fondato il movimento SiAmo Mazara.
A mettere ordine il segretario cittadino trapanese del Partito Democratico, Francesco Brillante.
Per Brillante si tratta di una “Polemica senza politica, strumentale e volta solo a creare caos, per far saltare la convenzione”.
I tesseramenti sono ancora aperti, dice Brillante, e nessuno dei componenti della commissione in questione può avere in mano l’anagrafe degli iscritti: “Ad esempio, continua Brillante, Valentina Villabuona si è tesserata a Trapani e nessuno è a conoscenza di questo. Nessun componente la commissione ha la prerogativa a conoscere l’anagrafe, è il segretario del partito che ratifica le tessere”.
E difatti Paolo Piccirillo si è iscritto regolarmente chiedendo la tessera al segretario dem che l’ha concessa ratificandola: “La commissione per il congresso è una commissione tecnica con una vita molto breve, non riesco a capire la polemica, piuttosto ci si dovrebbe preoccupare di portare gli iscritti a votare”.
In un momento di fortissima crisi per il Pd si pensa di far scappare, osteggiandoli, eventuali iscritti o simpatizzanti. Sempre il solito partito bottega, dove i fedelissimi componenti dei circoli erano gli autisti.

Circa la composizione poi della commissione, otto uomini e tre donne, bisognerebbe che la stessa commissione nazionale ne dia spiegazione, sono nomi voluti e autorizzati direttamente da Roma, sottolinea il segretario trapanese.
Insomma, una polemica che si accompagna alle altre, che ha voluto anche tirare in ballo il presidente del partito, Cristian Emmola, senza che nel tesseramento centrasse nulla, e che ha aizzato gli animi già non troppo calmi.
Brillante si lancia in un appello: ritornare sui territori con un dialogo vivo, si lavori alle vere battaglie di solidarietà, di accoglienza, di lavoro, che riguardano le infrastrutture come il porto e l’aeroporto.
Nessun congresso provinciale potrà svolgersi in contemporanea del congresso nazionale, per Brillante non solo non ci sono i presupposti, è importante prima capire le battaglie che si devono fare nel merito: “Mi piacerebbe capire cosa vuole fare il segretario provinciale in questa provincia”.
E domenica 27 gennaio, dalle ore 10 alle ore 13, nei locali del Circolo Pd di Paceco, si stipulerà la convenzione di circolo per le primarie nazionali sulle mozioni dei candidati alla segreteria.