Valderice, il residence Torre Xiare chiude e torna all'agenzia dei beni confiscati

Gli agenti di polizia che alloggiavano al Torre Xiare di Lido Valderice dal 1 febbraio sono stati trasferiti in altre strutture. La struttura confiscata a Tommaso “Masino” Coppola, l'imprenditore condannato per mafia, ritenuto vicino al clan di Matteo Messina Denaro, ospitava gli agenti che si trovano in Sicilia come supporto alle operazioni che riguardano lo sbarco di migranti.

 E' scaduta già a dicembre e poi prorogata fino al 31 gennaio la convenzione che l’Agenzia nazionale per i beni confiscati aveva stipulato a suo tempo con la «Sea Beach Immobiliare S.r.l. a socio unico in confisca», il cui amministratore unico è il dottore Andrea Passannanti che ha dichiarato “di avere restituito il bene, in attesa delle prossime direttive dell’agenzia nazionale dei beni confiscati”.

 La struttura ha ospitato tra 50 a 80 agenti di polizia. Nelle settimane scorse ci eravamo occupati di questa struttura, quando con una nota pubblica il sindacato Uil Sicurezza, denunciava la presenza di scarafaggi e condizioni igienico sanitarie terribili nell'intero residence Torre Xiare. Il sindacato denunciava ogni forma di servizio presso la struttura. Era stata abolita la colazione, e il cambio biancheria da due mesi veniva effettuato con meno frequenza.

Il segretario di Uil Sicurezza inoltre evidenziava anche “la muffa presente nelle stanze, alcune delle quali prive di riscaldamento per malfunzionamento dei condizionatori d’aria e tante altre piccole ma significative situazioni che davano il senso di uno stato di abbandono della struttura e del personale che via alloggiava.