I parlamentari regionali del Partito Democratico Di Pasquale, Catanzaro, Arancio, Sammartino e Cafeo, hanno presentato un’interrogazione rivolta al Presidente della Regione Siciliana e all’Assessore regionale dell’Agricoltura in merito alla ribellione sul prezzo del latte ovino che, dalla Sardegna, è arrivata anche in Sicilia. In particolare, i parlamentari del Pd hanno chiesto di sapere “quali interventi si ritiene di promuovere, al fine di garantire, in tempi rapidi, un efficace sistema di controllo sui fattori di produzione e sulla remunerazione del latte, in grado di tutelare i piccoli allevatori (parte debole della filiera), con meccanismi sanzionatori, atti a contrastare il deprezzamento della materia prima, e se è intendimento del Governo invitare a prendere parte all’istituendo tavolo tecnico i pastori siciliani, parimenti all’annunciata partecipazione dei pastori sardi”.
L’interrogazione nasce dalla considerazione che “da quanto è possibile dedurre dai dati elaborati dall’Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare (Ismea), il crollo del prezzo del latte e? stato determinato dalla sovrapproduzione di pecorino romano, per il prezzo elevato del medesimo alla vendita, fino a saturarne il mercato, con conseguente crollo del prezzo, in danno del singolo pastore”. “Siamo convinti – dice l’on Dipasquale – che il latte siciliano, al pari di quello sardo, non può essere penalizzato dai flussi commerciali esteri e da chi abusa della propria forza contrattuale superiore e per questo chiediamo l’intervento del Presidente e dell’Assessore dell’Agricoltura”.