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27/02/2019 15:07:00

Il cuoco era in nero, ma per colpa della Questura. Assolto il "cinese" di Trapani

Per la serie: quando un cittadino subisce un processo a causa della grave inefficienza della pubblica amministrazione.

Nella giornata di ieri il tribunale penale di Trapani ha assolto il titolare del ristorante cinese di Trapani, Hu Ai Hong,, in Via Ammiraglio Staiti, dall'accusa di aver assunto (in cucina) un lavoratore nel 2015 non in regola col permesso di soggiorno.

Dal dibattimento invece è emerso che il lavoratore aveva chiesto nel 2009 alla Questura di Milano il rinnovo del permesso di soggiorno e che (purtroppo) quell'ufficio non aveva mai completato l'iter istruttorio esponendo così l'imputato ad un'ingiusta accusa.

Nell'agosto del 2015 i militari della guardia di finanza fecero irruzione nel noto ristorante trapanese accertando la regolarità di tutti i lavoratori dipendenti salvo quello dell'allora cuoco cinese.

La difesa - avvocato Fabio Sammartano - ha evidenziato che la semplice richiesta di proroga del permesso di soggiorno costituisce proroga della validità del documento scaduto finché l'ufficio non si pronunci. Il Tribunale di Trapani ha così accolto tale evidenza difensiva disponendo l'assoluzione perché il fatto non sussiste.