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12/03/2019 09:01:00

Tusa, una strage che si poteva evitare. Ecco perché è caduto l'aereo

 Una strage che si poteva evitare. E' quello che emerge, di ora in ora, sulla ricostruzione dell'incidente aereo  precipitato domenica 10marzo in Etiopia pochi minuti dopo il decollo da Addis Abeba. Il disastro  ha portato alla morte di 157 persone fra cui 8 italiani e persone di altre 34 nazionalità. Tra le vittime Sebastiano Tusa, archeologo di fama mondiale e assessore ai beni culturali della Regione Siciliana. 

L'indiziato numero uno si chiama Mcas (Maneuvering Characteristics Augmentation System) ed è un super pilota automatico ideato da Boeing per il 737 Max. Nel mondo sono stati consegnati circa 350 di questi aerei. Più della metà sono della serie dei due ultimi incidenti. 

Secondo il sito Flighradar24, che fa un monitoraggio di tutti i voli sulla Terra, segnala due dati anomali: il fatto che fosse a una quota più bassa del previsto e andasse più lentamente di quanto avrebbe dovuto. L’ipotesi è che non avesse la spinta necessaria a proseguire il volo alla giusta quota e velocità. Perché? La prima ipotesi sostiene che il software che assiste i piloti durante il volo abbia inviato dati anomali che l’equipaggio avrebbe tentato di correggere manualmente senza riuscirci perché il computer aveva escluso l’intervento umano. L’incidente sarebbe dunque stato causato dal procedere su questi dati errati.

Secondo il sito Flighradar24, che fa un monitoraggio di tutti i voli sulla Terra, segnala due dati anomali: il fatto che fosse a una quota più bassa del previsto e andasse più lentamente di quanto avrebbe dovuto. L’ipotesi è che non avesse la spinta necessaria a proseguire il volo alla giusta quota e velocità. Perché? La prima ipotesi sostiene che il software che assiste i piloti durante il volo abbia inviato dati anomali che l’equipaggio avrebbe tentato di correggere manualmente senza riuscirci perché il computer aveva escluso l’intervento umano. L’incidente sarebbe dunque stato causato dal procedere su questi dati errati.

C’è Air Italy, ex Meridiana, che ha tre Max 8. Questo il comunicato della compagnia: «Con riguardo al 737 Max 8 e a tutti gli aeromobili in flotta la compagnia si trova in piena conformità con le disposizioni delle autorità aeronautiche e alle procedure operative e direttive del costruttore. Siamo in costante contatto con le autorità e ne seguiremo le direttive con l’obiettivo di garantire un servizio improntato alla massima sicurezza del volo».