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21/03/2019 16:08:00

Marsala, il massacro di Nicoletta. La lettera: "Ciao, compagna di scuola: amavi la vita"

 Ciao Nicoletta,

non so se ti ricorderai di me, dei tre anni di scuola media trascorsi insieme, delle tante partite di pallavolo vinte insieme nelle ore di educazione fisica e dei tanti momenti vissuti come solitamente si fa tra compagni di scuola...momenti fatti di timori, complicità e risate.

Già...la tua risata coinvolgente, la tua tuta arancione che adoravi indossare, la tua timidezza, la tua simpatia sfrenata...frammenti di ricordi che adesso riaffiorano nella mia mente e scorrono veloci come le lacrime.

Lacrime fatte di rabbia, dolore e incredulità. Perché non si può morire così, perché è impossibile rassegnarsi e accettare tutto questo in silenzio, perché verrebbe voglia di urlare guardando il cielo per liberare quella matassa di rabbia e tristezza che ho dentro.

Oggi però, è la tristezza a prevalere, perché "quelli lì" non meritano nessun sentimento, nemmeno la rabbia o l'odio.

E allora guardaci dall'alto con quel tuo sorriso presente in quasi tutte le tue foto, perché questo mondo e questa società hanno bisogno di sorrisi, di genuinità e allegria.

Quell'allegria che svanisce in questi giorni di pura follia in cui sembra di vivere un incubo, dal quale purtroppo non ci sveglieremo mai.

Ciao Nicoletta, non so se leggerai mai questa lettera o se sarai in grado di ascoltare il mio pensiero, ma sono sicura che se lo farai, sarò in grado di strapparti ancora un sorriso.

Claudio Rallo