In queste ultime settimane la provincia di Trapani è stata oggetto di diverse, clamorose, operazioni giudiziarie, su mafia e corruzione. Prima "MafiaBet", poi l'operazione "Scrigno", infine "Artemisia". Fior di politici sono finiti in manette con accuse gravissime, altri sono indagati per corruzione elettorale e voto di scambio.
Ogni volta che succedono fatti così gravi, spunta da più parti un tema, e il tema è la questione morale. Il commento che fanno i politici è: la politica deve arrivare prima della magistratura. Solo che poi ci sono le elezioni e se lo scordano.
Ieri, Tp24.it ha raccontato alcune cose molto gravi che riguardano Francesco Foggia, anima della lista "La Forza dei Fatti", vice presidente del consiglio comunale e candidato alle elezioni del 28 Aprile in sostegno del Sindaco Salvatore Quinci. Abbiamo raccontato dei rapporti di Foggia con gli arrestati dell'operazione "Mafia Bet", per i quali ha lavorato, e abbiamo dato notizia anche delle indagini che lo riguardano. A Mazara del Vallo, dove oggi si chiudono i termini per la presentazione delle liste elettorali, è successo un pandemonio.
Foggia ha annunciato il suo ritiro, confermando quanto da noi scritto. E anche il candidato Sindaco Quinci ha "posato" Foggia e la sua lista. Va riconosciuto a Quinci un comportamento responsabile: i voti di Foggia sono determinanti in una competizione equilibrata come quella di Mazara. Dando il ben servito a Francesco Foggia e alla sua lista, Quinci ha perso un alleato, ma ne ha guadagnato, sicuramente, in serietà.
Per il resto, ieri ci hanno scritto in tanti, ringraziandoci per l'articolo, e per la nostra attività, che alcuni chiamano "giornalismo di inchiesta". In realtà, per noi, è giornalismo punto e basta. Si tratta di mettere insieme fatti e nomi, tutto qui. E ci spiace notare come sia stato necessario l'intervento di Tp24.it per fare sapere alla comunità mazarese alcuni fatti, che magari in tanti, tra i protagonisti dell'agone politico locale, sapevano e tacevano per amor di patria.
Il punto non è se Foggia sia indagato o per cosa. Il punto sono le frequentazioni di Foggia, il suo ruolo nei centri scommesse, il modo in cui vanta sui social la "sana amicizia" con Luppino. Già questo da solo, in un contesto normale,sarebbe bastato per fare delle opportune valutazioni. Non bisogna aspettare un "reato", nè fare partire la caccia alle streghe da un semplice sospetto. Si tratta di essere responsabili. Spiegare, e capire, con serenità, che si può anche stare fermi un giro, che fare politica non l'ha prescritto il medico.
E se a Mazara qualcosa si muove, a Campobello di Mazara, a pochi chilometri, siamo all'anno zero. Abbiamo denunciato cose gravissime, sull'Amministrazione Comunale, su alcuni consiglieri comunali, sul modo in cui sono state inquinate le ultime elezioni. Non è accaduto nulla.
Il fatto è che conta, come sempre, arrivare primi. E per arrivare primi i voti non puzzano. Non sono ferratissimo nelle cose politiche mazaresi, ma so già, per esperienza, che Foggia in queste ultime ore, sarà cercato da altri candidati per accordi dell'ultim'ora, cose ad entra ed esci, appoggi esterni...
Noi continuiamo, perchè speriamo che, a piccoli passi, davvero le cose possano cambiare. E i candidati, tutti, capiscano che in politica, non conta arrivare primi. In una terra difficile come la nostra, conta ben altro: arrivare prima. Prima della magistratura, prima della stampa, prima. Appunto.
Giacomo Di Girolamo