Ci scrive il gruppo La Sinistra per Castelvetrano, che rappresenta l’area comunista del Partito Democratico che sostiene il candidato sindaco Pasquale Calamia, manifestando la propria indignazione sulla foto del coordinatore di Riva Destra mentre fa il saluto romano, insieme al candidato sindaco di Fratelli d’Italia Davide Brillo:
“La foto recentemente pubblicata sul vostro sito recante un convivio politico in cui un candidato sindaco si accompagna a personaggi che esultano facendo il saluto fascista quale gesto commemorativo di una delle pagine più buie del nostro paese, ci indigna e ci offende. La nostra democrazia va tutelata anche di fronte a celie e appartenenze di pessimo gusto.”
Una volta finita su Tp24, la foto era stata rimossa ed Angelo Tigri, autore del post, se l’era presa con chi ci aveva fatto la segnalazione, dandogli del “coglione”.
L’episodio ha riportato le riflessioni sull’eventualità della rilevanza penale del gesto. Ma la recente giurisprudenza considera reato, non le manifestazioni del pensiero e dell’ideologia fascista in sé (anche quelle garantite dalla costituzione), ma quando queste possono determinare il pericolo di ricostituzione di organizzazioni fasciste, attentando alla tenuta dell’ordine democratico.
Al di là delle rilevanze penali e delle legittime indignazioni sull’opportunità dei comportamenti, sembra però che gli attacchi alla tenuta democratica siano provenuti da un approccio alla politica fatto di clientele e corruzione.
Certo, ciò non toglie che oltre ad essere credibili, bisogna anche apparire tali.
Egidio Morici