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17/04/2019 06:00:00

Il sequestro delle 5 Palme a Marsala. Cos’è successo. E c'è una vecchia conoscenza...

Si allunga la lista di locali sul mare, lidi, bar e chioschi finiti nei guai a Marsala.


Ieri l’ultimo caso.
La Guardia costiera di Marsala ha sequestrato il locale “Le 5 Palme” che si trova sul lungomare di Marsala, nei pressi del cosiddetto “ferro di cavallo”.


Il sequestro è stato disposto dalla Procura della Repubblica di Marsala sulla base dei controlli effettuati a dicembre dagli uomini dell'Ufficio circondariale marittimo di Marsala guidati dal Comandante Nicola Pontillo. Controlli effettuati anche dalla Polizia Municipale che però non ha riscontrato nulla fuori legge.


Dai controlli effettuati dalla Guardia Costiera però emergerebbero irregolarità demaniali
. Si ipotizza infatti che il concessionario abbia sviluppato la struttura in uno spazio superiore a quanto gli era stato concesso dalle autorizzazioni regionali sull'occupazione del demanio marittimo. Nella sua nota la Capitaneria parla nello specifico di irregolarità in ambito demaniale marittimo, ed altre difformità legate alla legge antisismica e normativa di settore.
Il locale Le 5 Palme è uno dei più alla moda del momento, aperto da qualche mese attira diversi giovani in uno dei punti di Marsala più ambiti, stiamo parlando di un tratto di costa che si affaccia sulle isole Egadi.


Tp24.it aveva già scritto del locale quando si stava realizzando il lido-pub (Clicca qui per leggere l’articolo) auspicando che tutto avvenisse nel rispetto delle regole. Il locale è di proprietà della società Classis Srls, che ha ottenuto tutte le autorizzazioni necessarie, ma come ha scoperto la Guardia Costiera c’era qualcosa che non andava tra quanto dichiarato e quanto esistente.


Nell’ambito del demanio marittimo e ai sensi dell'art. 36 del Codice della Navigazione, l’assessorato Regionale Territorio e Ambiente, il 21 giugno del 2016 ha concesso alla “Classis S.r.l.s” di Marsala, l’autorizzazione ad usufruire di un’area di complessiva di 780,40 mq. di cui 88,00 di specchio acqueo dove si trova già un pontile e 692,40 mq. di area a terra dove poter realizzare la struttura che nello specifico della delibera prevede: “spazi ombreggiati, solarium e la creazione di punto di ristoro, somministrazione e vendita di bevande, alimentari cibi precotti e generi di monopolio”.

La Classis Srl è amministrata da una vecchia conoscenza della politica marsalese. Si tratta dell’ex consigliere comunale Gregorio Saladino, energico sostenitore di Giulia Adamo a Sala delle Lapidi. Ci si ricorda di lui per i modi non proprio cortesi con cui si rapportava con la stampa, per la sfuriata in un consiglio comunale a Marsala sulla libertà di stampa (in basso il video).

 

 

Saladino fu anche processato insieme all’ex sindaco Adamo per oltraggio a pubblico ufficiale. Quando un vigile gli chiese di spostare lo scooter lui si arrabbiò e fece una scena del tipo “lei non sa chi sono io”. L’ex consigliere e l’ex sindaco furono assolti poi in quel processo. L’avventura di Saladino in consiglio durò poco, appena due anni, a causa della fine anticipata della sindacatura Adamo.

Torniamo alla società. La Classis è attualmente amministrata dall’ex consigliere comunale. Di recente però ha affittato un ramo d’azienda alla Le 5 Palme srls, che invece ha amministratore unico la figlia di Saladino.

Le 5 Palme è in ordine di tempo soltanto l’ultimo dei lidi o delle strutture di questo tipo finite sotto l’occhio della magistratura. Il lungomare Stagnone è pieno di lidi che hanno ricevuto le visite di vigili urbani e guardia costiera nel corso degli anni. Dal Lido le Torri, a San Teodoro, al lido La Lupa. Fino al solarium di Capo Boeo, non molto distante da Le 5 Palme. La terrazza in legno di pertinenza del Baglio dei Mille ricevette un ordine di demolizione, perchè inizialmente reputato “stagionale”, da parte della Polizia Municipale. Poi ci fu il contrordine e la terrazza può restare lì dov’è tutto l’anno.
Adesso il nuovo caso de Le 5 Palme.