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02/05/2019 17:35:00

Scrive Alessio Sata, su #sevolovoto e il fallimento della politica trapanese

 Gentile redazione di Tp24
Scrivo in merito a un hashtag che gira da un po’ e che ritengo sia vergognoso e degno del peggiore voto di scambio: #SeVoloVoto.


Un tempo erano i politici, in particolare quelli locali, ad offrire qualcosa in cambio del voto, oggi invece la situazione si capovolge, e siamo noi, detentori della sovranità popolare, a chiedere un servizio che dovrebbe essere basilare e di diritto per un territorio come il nostro: il più lontano dal resto dell’Italia continentale.
Ritengo incredibile come si possa pensare di continuare a votare una classe politica incapace e a dir poco ridicola e che ha fatto della nostra provincia un deserto di opportunità.

Semmai questa mail verrà pubblicata, verrà letta da gente che per una buona metà ha i figli all’estero o che conosce qualcuno che li ha, stanchi di vedere la vita passare nell’attesa che il territorio cambi e che la politica venga fatta per i cittadini e non per le poltrone e i ruoli all’interno dei partiti. Ed è alla luce di ciò che mi chiedo come si possa pensare di votare ancora per questi signori, che dovrebbero avere la decenza di dire abbiamo fallito e per dignità e rispetto al popolo sovrano facciamo un passo indietro. Mi riferisco soprattutto a chi ha fatto più di una legislatura, magari due o chi è nei palazzi da 20 e più anni.

Mi vergogno profondamente, sia della politica trapanese che sta crollando a furia di arresti e del parlamento siciliano, un istituzione antica, ridotta ad essere una macchina da soldi con dentro gente a cui non affiderei neppure la mia macchina, figuriamoci la cosa pubblica.


Fate un passo indietro, avete fallito e la questione aeroporto è il culmine di tanti e tanti fallimenti. I giovani come me che vivono fuori, possono facilmente vedere la differenza che intercorre tra la provincia di Trapani e il resto del mondo, siate onesti con voi stessi e con chi detiene la vostra sovranità.

Io non vi voto neanche se volo, perché la mobilità è un servizio sacrosanto e io i miei diritti li esercito, non li delego in cambio del voto.
Cordiali saluti
Alessio Sata