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19/06/2019 13:10:00

Auto, pneumatici, e rifiuti di ogni tipo. Scoperta una maxi discarica abusiva a Fulgatore

 Avevano realizzato una discarica abusiva a Fulgatore, frazione di Trapani. Un terreno di circa 1150 metri quadrati in cui erano stati depositati rifiuti di ogni tipo: 20 veicoli incidentati, 70 pneumatici, parti di motore e carrozzeria di veicoli, batterie per auto, due casotti prefabbricati in ferro. Tutti rifiuti pericolosi e in evidente stato di abbandono. La discarica è stata scoperta dai Carabinieri di Fulgatore e dal nucleo Cites di Trapani. Sono state denunciate due uomini, entrambi trapanesi e l'area è stata sequestrata. Ecco i dettagli nella nota dei Carabinieri. 

Nella giornata di ieri, 18 giugno c.a. i Carabinieri della Stazione di Fulgatore - supportati nell’esecuzione dell’operazione dai Carabinieri del CITES di Trapani - nell’ambito di uno specifico servizio finalizzato al contrasto del degrado urbano ed ambientale, hanno denunciato L.G. cl.68 e P.V. cl.66, entrambi trapanesi, per realizzazione abusiva di una discarica non autorizzata, ponendo l’intera area in sequestro penale preventivo.
I militari hanno scoperto, infatti, che i due soggetti aveva realizzato una discarica abusiva su un terreno a destinazione seminativa, sito in Fulgatore, di circa 1150 mq. di cui avevano la disponibilità, nella quale era stata depositata una notevole quantità di rifiuti di varia tipologia, per lo più pericolosi, tra cui oltre 20 veicoli incidentati, circa 70 pneumatici, parti di motore e di carrozzeria di veicoli vari, batterie per auto danneggiate ed usurate nonché due casotti prefabbricati in ferro, tutto ed in evidente stato di abbandono. 
Considerate le circostanze, ovvero la pluralità di rifiuti rinvenuti sul posto, l’evidente stato di abbandono in cui versano i veicoli, nonché il loro essere danneggiati in più parti in misura tale da renderli non più idonei alla circolazione stradale e senz’altro classificabili quali rifiuti speciali pericolosi e la non compatibilità dei rifiuti individuati e presenti in situ con la normale destinazione d’uso dell’area in questione, i Carabinieri provvedevano, oltre che a denunciare gli utilizzatori del fondo, a porre sotto sequestro penale preventivo il fondo stesso e tutti i materiali rinvenuti.