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27/06/2019 06:00:00

Trapani, il bilancio della GDF: 154 evasori totali, 40 milioni confiscati alla criminalità

154 evasori totali e totalmente sconosciuti al fisco. 130 titolari d'imprese che hanno fatto lavorare nelle loro aziende 273 lavoratori in nero o irregolari. 11 milioni di euro le frodi scoperte a danno dello Stato e della comunità europea e 40,2 milioni di euro il patrimonio fatto di beni mobili, immobili, aziende e disponibilità finanziarie, confiscato alla criminalità organizzata. Sono questi alcuni dei risultati ottenuti della Guardia di Finanza di Trapani nell'ultimo anno e mezzo.

A tracciare il bilancio delle attività, come di consueto, il comandante provinciale Pasquale Pilerci in occasione della festa del Corpo che, il 25 giugno ha festeggiato il 245° anniversario della fondazione. Ma vediamo nello specifico quali sono state le attività di contrasto all’evasione, all’elusione e alle frodi fiscali; agli illeciti nel settore della tutela della spesa pubblica e alla criminalità organizzata ed economico-finanziaria.

LOTTA ALL’EVASIONE E ALLE  FRODI FISCALI - Sono oltre 1000 gli interventi ispettivi conclusi dai Reparti della Guardia di Finanza nella provincia di Trapani tra il gennaio 2018 e il maggio 2019; 320 sono, invece, le indagini delegate al Corpo dalla magistratura ordinaria e contabile e concluse nello stesso periodo. Cifre, queste, che danno il senso dell’intensificazione delle attività del Corpo contro i più gravi fenomeni di illegalità economico-finanziaria. Denunciati 88 soggetti per reati fiscali, principalmente costituiti dagli illeciti più gravi, ovvero emissione e utilizzo di fatture false, omessa dichiarazione e dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti.

Nei confronti dei responsabili delle frodi fiscali scoperte negli ultimi 18 mesi sono state complessivamente avanzate proposte di sequestro di disponibilità finanziarie e patrimoniali per circa 23,5 milioni di euro, nonché sequestrati valori per circa 9,2 milioni di euro. Nel contrasto all’economia sommersa sono stati individuati 154 soggetti sconosciuti al fisco (evasori totali), che hanno evaso complessivamente oltre 3 milioni di IVA. Inoltre, sono stati complessivamente verbalizzati 130 datori di lavoro per aver impiegato 273 lavoratori in “nero” o “irregolari”.
Al riguardo, si rappresenta che nel corso del 2018, nell’ambito di una serie di interventi predisposti per il contrasto al lavoro nero nei settori dell’agricoltura e dell’edilizia, sono stati scoperti complessivamente n. 50 lavoratori in nero e segnalati n. 23 datori di lavoro all’Ispettorato Provinciale del Lavoro di Trapani per violazione delle norme in materia di lavoro.
Inoltre, di recente (14 maggio 2019), all’esito di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Marsala, militari del dipendente Gruppo Trapani hanno eseguito, nella provincia di Trapani, 4 provvedimenti cautelari di obbligo di dimora nei
confronti di tre soggetti di nazionalità italiana ed un rumeno, appartenenti ad un’organizzazione criminale dedita allo sfruttamento di braccianti agricoli di nazionalità rumena, indagati per il reato di cui all'art. 603 bis c.p. ("Intermediazione illecita e sfruttamento
del lavoro").

Nel settore delle accise, gli 89 interventi conclusi dal Corpo nella provincia di Trapani hanno portato al sequestro di Kg. 510 di prodotti energetici oggetto di frode, cui si aggiunge un consumo in frode pari a oltre 119.000 Kg. Nel settore dei giochi e delle scommesse illegali, gli interventi eseguiti sono stati 54, tra controlli amministrativi e indagini di polizia giudiziaria delegate dall’Autorità Giudiziaria, che hanno consentito di verbalizzare 92 soggetti, di cui 5 denunciati alla competente A.G., nonché di irrogare sanzioni, a vario titolo, in materia di apparecchi e congegni da divertimento e intrattenimento, oltre a sequestrare n. 1 immobile adibito all’attività di specie.

TUTELA DELLA SPESA PUBBLICA - L’azione della Guardia di Finanza contro gli illeciti in materia di spesa pubblica è finalizzata a individuare quelle condotte che, pregiudicando la legalità e la correttezza nella Pubblica Amministrazione, minano il puntuale utilizzo delle risorse, favorendo sprechi e malversazioni.
E’ per questa ragione che il Corpo continua a rafforzare il proprio dispositivo di vigilanza, che si sviluppa lungo una duplice direttrice: il potenziamento delle unità operative territoriali dedicate allo specifico settore di servizio e l’intensificazione delle collaborazioni con le
Autorità e gli Enti di gestione, con particolare riferimento ai settori della spesa previdenziale, sanitaria, dei fondi europei destinati alla realizzazione di progetti, dove il corretto impiego delle risorse, oltre a contribuire a contenere l’esborso complessivo dello Stato, come nel caso di trattamenti pensionistici e di invalidità non spettanti, si traduce in un miglioramento della qualità della spesa, con positive ricadute in termini di sviluppo del Paese.

Ai 123 interventi svolti a tutela dei principali flussi di spesa pubblica, dagli appalti agli incentivi alle imprese, dalla spesa sanitaria alle erogazioni a carico del sistema previdenziale, dai fondi europei alla responsabilità per danno erariale, si aggiungono 94 deleghe d’indagine concluse in collaborazione con la Magistratura ordinaria e contabile. Le frodi scoperte in danno del bilancio nazionale e comunitario sono state pari a circa 11 milioni di euro, mentre si attestano a oltre 170 mila euro quelle nel settore della spesa previdenziale, assistenziale e sanitaria, con un numero di persone denunciate pari a 127. Sul versante dei danni erariali sono state segnalate condotte illecite alla Magistratura
contabile per oltre 19 milioni di euro, a carico di 103 persone. 297 sono i controlli svolti in materia di prestazioni sociali agevolate e di indebita esenzione dal pagamento dei ticket sanitari, che hanno consentito di segnalare amministrativamente 24 persone e denunciare 46 soggetti alle competenti Autorità Giudiziarie.
Sempre nell’ultimo anno e mezzo, sono state denunciate, per reati in materia di appalti e altri delitti contro la Pubblica Amministrazione, 309 persone. Il valore degli appalti in cui sono state riscontrate irregolarità è di oltre 2,7 milioni di euro su un totale di gare sottoposte a controllo per un valore complessivo pari a 4,7 milioni di euro. Con particolare riferimento alle frodi nel settore della Politica Agricola Comune (P.A.C.), la dipendente Tenenza di Castelvetrano ha scoperto una frode sui fondi destinati all’agricoltura, conclusasi con il deferimento all’Autorità Giudiziaria di 36 persone, titolari di ditte individuali o rappresentati legali di società ritenuti responsabili dei reati di falso e di plurime truffe
aggravate per il conseguimento di erogazioni pubbliche. In molti casi la truffa è stata posta in essere da finti “giovani agricoltori” ed è stata finalizzata, non solo alla percezione diretta dei contributi, ma anche all’ottenimento illegittimo dei cosiddetti “titoli”, riconosciuti agli agricoltori in misura proporzionale all’estensione dei terreni dichiarati come coltivati. 

LOTTA ALLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA - Le indagini patrimoniali contro le mafie, volte a sottrarre le risorse finanziarie e patrimoniali dalle quali le consorterie criminali traggono sostento, hanno portato alla confisca di beni mobili e immobili, aziende, nonché quote societarie e diponibilità finanziarie per un valore complessivo di oltre 40,2 milioni di euro. Eseguiti, inoltre, provvedimenti di sequestro ai sensi della normativa antimafia per un valore complessivo di 2,4 milioni di euro, mentre le proposte di sequestro attualmente al vaglio dell’Autorità Giudiziaria ammontano ad oltre 39 milioni di euro. In materia di riciclaggio, autoriciclaggio e usura, nell’ultimo anno e mezzo sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria 35 soggetti.

114, inoltre, sono state le segnalazioni di operazioni sospette approfondite, nel periodo in esame, dai Reparti dipendenti di questo Comando Provinciale. In tema di sicurezza prodotti, di contrasto alla contraffazione e al falso made in Italy e di lotta all’illecito sfruttamento economico delle opere protette dal diritto d’autore, sono stati eseguiti 91 interventi e denunciate all’Autorità Giudiziaria 21 persone. Sequestrati oltre
26.000 prodotti illegali, perché contraffatti, piratati, pericolosi o recanti falsa o fallace indicazione di origine o provenienza. Nelle indagini svolte nei settori dei reati fallimentari e societari, sono stati denunciati alle competenti Autorità Giudiziarie 117 soggetti.

CONTROLLO DEL TERRITORIO E IMMIGRAZIONE CLANDESTINA - Per ciò che riguarda il contrasto all'immigrazione clandestina, con riferimento alla provincia di Trapani, le unità delle Sezioni Operative navali di Trapani e di Mazara del Vallo, nel 2018 e nel primo semestre di quest’anno, hanno intercettato una dozzina di imbarcazioni (prevalentemente gommoni o piccoli natanti di legno o vetroresina) diretti verso le coste trapanesi con a bordo complessivamente circa 150 clandestini di nazionalità tunisina, di cui 14 tratti in arresto per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Molte indagini di alto spessore sono state avviate e in parte concluse dai dipendenti Reparti, in particolare dalla Compagnia di Marsala e dalla Tenenza di Mazara del Vallo, per il contrasto del particolare fenomeno dell’immigrazione clandestina dalla Tunisia. Le indagini già concluse hanno permesso di disarticolare diverse organizzazioni criminali a carattere transnazionale, dedite non solo al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina ma anche al contrabbando di tabacchi lavorati esteri.
Per quanto concerne il contrasto agli illeciti in materia di sostanze stupefacenti, sono stati sequestrati oltre 6 tonnellate di hashish, marijuana e cocaina, nonché 1972 piante di canapa indiana e denunciate 24 persone, di cui 16 tratte in arresto. In particolare, degna di menzione, risulta essere un’attività in materia di contrasto al traffico internazionale di sostanze stupefacenti condotta, nel mese di dicembre del 2018, dal dipendente Nucleo PEF di Trapani in collaborazione con militari del GAN di Messina, del ROAN di Palermo e del Nucleo PEF di Palermo, che ha consentito di sequestrare oltre 6 tonnellate di hashish contenuti in sacchi di juta e trasportati da un veliero di nazionalità belga, nonché di arrestare n. 3 responsabili.