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03/07/2019 06:00:00

Massimo Grillo: “Così mi sto muovendo per le prossime elezioni a Marsala"

 Massimo Grillo, dicono che ha già sette liste pronte per le prossime elezioni amministrative a Marsala. Sono quelle dell’ultima volta?

 

Non ho lavorato in quella direzione, sicuramente ci sarò con una mia lista.

 

C’è un candidato sindaco, un nome verso cui state spingendo? Facciamoli i nomi…

 

Si, ci sono tanti nomi. Ci siamo incontrati con Paolo Ruggieri, Enzo Sturiano, Giovanni Sinacori, Nicola Fici e anche altre persone. La politica poi segue una serie di equilibri e si aspettava la scadenza delle elezioni europee per vedere come precedere ma da allora non ci siamo più visti.

 

 

Sono due i nomi su cui si sta facendo un pressing: Giovanni Sinacori e Nicola Fici.

 

Credo che entrambi siano una risorsa per la città. C’è da capire che tipo di sindaco si vuole, c’è bisogno di un progetto e di una squadra. La domanda che io porrei è quale dovrebbe essere la ragione secondo cui ci si candida a sindaco?

 

Magari perché si è folli e irresponsabili ovvero non si ha nulla da fare…

 

Oppure perché si ha il desiderio di poter fare qualcosa per la città. Per quanto mi riguarda non è la ricerca del prestigio, io ho già raggiunto l’apice in altri tempi alla Regione che in Parlamento. Oggi avremmo bisogno di lavorare su progetti culturali, oramai smarriti, che mettano al centro Marsala. Quando abbiamo lavorato alla legge per l’elezione del diretta del sindaco l’obiettivo era garantire stabilità ai governi delle città, poi negli anni questa stabilità nel nostro territorio è stata disattesa.

 

Si amministra però non con le analisi politiche ma con la forza dei programmi, che per la maggiore una volta eletti vengono disattesi. Siamo in grado ad un anno dalle elezioni di elaborare due tre proposte valide in grado di cambiare il volto della città?

 

Farei una netta differenza tra amministrare e governare. Chi amministra pensa solamente all’ordinaria amministrazione e si occupa, come abbiamo visto, prevalentemente di rifiuti. Governare significa avere dei progetti strategici di sviluppo, io allora ne presentai cinque e fondamentalmente oggi bisognerebbe ripartire dai trasporti, dal rispetto dell’ambiente che non è solo rifiuti, agricoltura e turismo con progetti in grado di attrarre capitali da fuori regione. Questo l’ho fatto nel 2015 con progetti elaborati da professionisti ma non è bastato perché c’era una ventata di cambiamento. Oggi serve un mix di competenza e di esperienza.

 

Sono passati quattro anni, lei paga il non essere stato eletto perché aveva indicato in giunta delle persone che sono seri e importanti professionisti ma sconosciuti?

 

Tante persone oggi mi incontrano e mi dicono di essersi pentiti nell’avere votato Di Girolamo. Io di errori ne ho fatti tanti sia per quanto riguarda la giunta che per la tempista, c’era però anche un vento renziano e una serie di elementi che mi hanno penalizzato. Bisognerebbe ricercare oggi la squadra e il progetto con un candidato sindaco che non sia ostaggio di nessuno, non c’è bisogno di un sindaco innocuo. Bisogna uscire da queste preoccupazioni.

 

Lei il programma ce l’ha, ha capito gli errori commessi. Quindi si ricandida?

 

Bisogna capire cosa ne pensa l’elettorato, sono preoccupato di cosa ne pensano gli addetti ai lavori. C’è chi dice che si vuole una squadra tutta di giovani ma io non affiderei la mia città a soli giovani.

 

Se dovesse venire da lei Forza Italia a chiederle di scendere in campo da candidato sindaco con la bandiera azzurra?

 

Occorre presentarsi con un cartello civico, non c’è l’intenzione di presentare il simbolo di Forza Italia. E’ chiaro che la mia collocazione è quella del centro destra ma come Tranchida a Trapani che è del Pd e si è presentato con simboli civici e delle liste trasversali anch’ io farei così.

 

 

Ricapitolando, fate delle riunioni ma voi esattamente chi siete?

 

Le affinità progettuali ci faranno ritrovare, gli incontri partono da questi ambiti tranne schieramenti che sono chiusi nei loro recinti come i Cinque Stelle o l’estrema sinistra. Per il resto dialoghiamo con tutti.

 

Anche con elementi che sono in continuità con questa giunta?

 

E’ stata una delle questioni che abbiamo approfondito, orientativamente preferiremmo di no. Personalmente ritengo che la responsabilità non sia solo di chi ha fatto l’assessore e ha messo la sua buona volontà, c’è stato un accentramento del sindaco e la responsabilità è anche dei consiglieri comunali.

 

Grillo, lei dice che il sindaco è stato un accentratore ma in giunta non ci sono dei pupazzi, ci sono delle persone di alto profilo professionale, magari se non si è nelle condizioni di esercitare le deleghe e si deve passare ogni qualvolta dalle decisioni del sindaco con dignità politica ci si dimette…

 

Spesso si perseguono fini personali e non l’interesse della città, si persegue il prestigio personale. Il sindaco di una città ad esempio deve interessarsi del porto indipendentemente dagli schieramenti politici. Qui ancora si lavora nella logica di essere ostaggi di partiti.

 

In molti ricercano il simbolo della Lega che porta con sé una serie di idee. Lei lo vorrebbe il simbolo della Lega?

 

Anche qui bisogna lavorare sui progetti, sono per una accoglienza responsabile. Penso che il problema non si porrà perché lavoreremo in coalizione civica e se dovesse essere a trazione leghista io non ci starei.