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11/07/2019 06:00:00

Così è stato preso Lumia: "Uno dei narcotrafficanti più pericolosi al mondo"

 "Siamo qui per tirare le fila di un'operazione complessa e articolata". Esordisce così il Questore di Trapani, Sanfilippo, nel presentare l'operazione che ha portato all'arresto di Paolo Lumia, il narcotrafficante di Mazara del Vallo. Del suo arresto abbiamo parlato su Tp24.it nei giorni scorsi, adesso però la parola va alle istituzioni. "Un successo investigativo" lo definisce il Questore, "che non riguarda solo il nostro ufficio, ma lo Stato, dato che in quest'operazione sono stati coinvolti tantissimi uffici". 

Anche dal Servizio Centrale Operativo parlano di una collaborazione "rapida ed efficace". Ad entrare nel merito è il Capo della Squadra Mobile, Fabrizio Mustaro: "Lumia aveva abilità non solo da narcotrafficante, capace di muoversi tra Spagna e Sudamerica, ma aveva anche abilità nell'uso di tecnologie. Utilizzava strumenti di comunicazione non convenzionali, e in sette mesi ci ha rimbalzato tra l'Europa e il Sudamerica più volte. Lumia si sottrae all'obbligo di firma lo scorso Gennaio. In vista della sentenza di appello, che poi lo ha condannato a 16 anni, se ne va da Mazara del Vallo. La prima tappa è stata in Tunisia. Quando lo abbiamo arrestato aveva un documento originale venezuelano, gli è costato 3500 euro, che gli permetteva di viaggiare liberamente. Era già in Bolivia il 25 Gennaio. Viveva in un appartamento in affitto da un colombiano, in un quartiere turistico residenziale, e si appoggiava ad un ragazzo, Raimundo, che gli faceva delle commissioni, tra cui ritirare delle rimesse di denaro che gli arrivavano dalla Sicilia. L'indagine, pertanto, si è mossa essenzialmente sui flussi di denaro che riceveva dalla Sicilia. L'errore che ha fatto? Proprio una delle ultime rimesse, era instestata a Carlos Sanchez Romeo, il suo documento falso, e con l'aiuto delle autorità boliviane è stato scoperto. Dopo un periodo di pedinamento, il 3 Luglio è scattato il blitz, alle 8 del mattino, mentre usciva con il cagnolino".

La Squadra Mobile di Trapani poco dice di sapere sull'arresto dei fratelli Calandrino, i noti skypper di Mazara del Vallo arrestati con un carico di droga qualche settimane fa vicino la Polinesia Francese: "Dovete chiedere alle autorità francesi - dice Mustaro - anche se, dal punto di vista investigativo, i rapporti tra i due fratelli e Lumia erano noti". 

Adesso si indaga sulle rimesse siciliane: chi e perché inviava denaro a Lumia, e soprattutto che denaro, di quale provenienza. Sicuramente in Bolivia Lumia faceva una vita agiata, tanto che pensava di mettere su un ristorante, con un investimento di appena 30.000 euro, come aveva già fatto in precedenza durante una sua latitanza, a Barcellona. 

C'è anche un dato di fatto dal punto di vista criminale che è importnate sottolineare. Lumia è considerato uno dei narcotrafficanti più importanti al mondo, secondo la Procura di Palermo, ed è di Mazara del Vallo. Eppure ha rapporti quasi nulli con Cosa nostra o con il clan Matteo Messina Denaro. Come mai? In tempi di debolezza della mafia, un narcotrafficante come Lumia ha il coltello dalla parte del manico: "E' lui che decide - spiega Mustaro - se e in che modo entrare in contatto con Cosa nostra, ma non avviene mai il contrario".

 



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