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29/07/2019 06:00:00

Passerelle pericolose al Parco archeologico di Marsala. Due visitatori sprofondano

Le passerelle in legno dei “percorsi guidati” realizzati nel 2007 all’interno del Parco archeologico di Lilybeo mostrano ormai l’usura del tempo e sono pericolose per chi vi transita.

 Almeno due visitatori, un turista arrivato da Modena e un marsalese, ne hanno fatto le spese. Entrambi, a distanza di pochi minuti uno dall’altro, sono sprofondati con un piede in una tavola marcia sulla passerella che costeggia l’area della Villa Romana.

Ed entrambi hanno riportato escoriazioni alla caviglia, anche se poteva andare molto peggio. Parecchie delle tavole poste trasversalmente sulle passerelle, infatti, proprio per il fatto di essere ormai fradicie, non sono più ben ancorate con i chiodi ai sottostanti piloni portanti. E chiunque vi transita se ne accorge solo dopo averci messo sopra i piedi ed essersi fatto male.

L’insidia è notevole perché, in apparenza, le tavole “trappola” sono allo stesso livello delle altre. E solo il peso di chi vi transita sopra le fa improvvisamente abbassare da un lato e alzare dall’altro. Le vetuste passerelle sono state realizzate nell’estate del 2007 nell’ambito del progetto redatto per la fruizione turistica della vasta area sulla quale, oltre alla Villa Romana, ci sono tratti del Decumano massimo e tante altre testimonianze dell’antica Lilybeo.

I lavori furono realizzati da due imprese che si aggiudicarono l’appalto con un ribasso del 19,90 per cento sulla base d’asta di 2 milioni e 153 mila euro. Ma la spesa complessiva ammontava a 4 milioni 315 mila euro. “Ho fatto un sopralluogo pochi giorni fa – dice, intanto, il neo direttore del Parco archeologico, Enrico Caruso – Ho scattato delle foto e sto preparando una relazione per il Dipartimento per chiedere un finanziamento per ripristinare la passerella. Nel frattempo, farò in modo di inibire al pubblico l'uso della passerella. Il Parco si è appena costituito e al momento non possiede bilancio né fondi per ripristinare la passerella”.

Ma visti i tempi della burocrazia regionale, il rischio che la passerella rimanga inibita al pubblico per parecchio tempo è più che concreto.