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29/09/2019 06:00:00

Diego Maggio: "Mia candidatura non è uno scherzo. Le mie idee per Marsala"

 

 

 

 

Diego Maggio, l’estate ha portato consiglio? E’ candidato sindaco a Marsala?

 

Io non me ne sono mai pentito in realtà. Decine se non centinaia di marsalesi hanno manifestato la voglia di cambiare il passo a questa mediocrazia, l’aria è diventata irrespirabile. Se questo è promuovere Marsala. Noi sapevamo di essere governati da dilettanti allo sbaraglio, tanto che mi onoro di averne preso le distanze. Loro hanno perso occasioni e finanziamenti, magari ne spunteranno sotto elezioni così come stanno bitumando strade e stradelle, per guadagnarsi consensi drogati. Marsala diventerà la quinta essenza della Sicilia.

 

Ci sono tanti nomi in ballo per la candidatura di sindaco, manca una donna?

 

Non esprimo giudizi sulle persone, io vorrei parlare di Marsala e anche di questa legge elettorale con cui si andrà a votare che ha prodotto una individualizzazione della battaglia. Dovrebbe invece essere una competizione tra le idee. Se siamo contenti di come siano andate le cose votiamo di nuovo gli stessi, non aspettiamo che siano altri a decidere, tra segreterie e commissari.

 

Lei è pronto?

 

La mia non sarà una battaglia né di Pierino e né di Garibaldi. Questa candidatura si concretizzerà in quanto farà parte di una squadra anche politica, perché non farò il dilettante allo sbaraglio. Mi metto a disposizione della mia città e al giudizio degli elettori, vanto ventuno anni di pubblica amministrazione, dove ho diretto quasi tutti i settori della Provincia. Non rinnego il mio percorso politico, rischiai di diventare senatore nel 1996. Io so come si fa a vincere: coinvolgendo i tifosi, la squadra.

 

Ci va più allo stadio?

 

Non più, non mi riconosco nelle gestioni succedute alla mia.

 

Cosa farà una volta eletto?

 

Bisognerà fare i conti con il personale.

 

Quota cento ha contribuito a ridurre il personale…

 

In maniera criminosa, è un lusso che l’Italia non si poteva permettere e che gli uffici pubblici pagheranno in seguito.

La sua candidatura quindi non è uno scherzo?

 

Assolutamente no, non ho inteso lanciare sassolini nello stagno. E’ curioso che adesso siano venuti fuori tutti questi appetiti. Io non ho incontrato nessun leader politici, ho incontrato i cittadini. Si devono aggregare le parti sociali, gli imprenditori, i club service all’azione amministrativa, nessuno può disinteressarsi alla giunta della città.

 

Meritevole quello che dice lei, è anche vero che la politica va oltre il racconto romantico ed è fatta di numeri. Chi ce li ha governa e chi non ce li ha va all’opposizione. Ha pensato a questo? Con quali forze politiche intenderà dialogare? Con la Lega?

 

Con la Lega no.

 

Cinque Stelle?

 

Perché no? Vorrei però rispondere sulle alleanze. Io la politica la concepisco riunendo i cittadini, faremo una lista che concorrerà alle elezioni e non andrà avanti da sola. Daremo vita ad una coalizione che è già in formazione, non faremo alcun romanticismo ma racconteremo Marsala.

 

Con il Pd?

Perché no? Tra le mie persone ci sono una pluralità di sensibilità, tra i miei amici ci sono esponenti dell’UDC, di Forza Italia, del Pd. In questa coalizione non è detto che io faccia il sindaco.

 

Potrebbe fare un passo indietro?

 

Certamente no, nessun passo indietro, semmai di lato. Mettersi a disposizione della città non significa insistere su se stessi ma mettersi a disposizione di un programma.

 

Come si chiama la lista?

 

Sono indeciso tra Marsala Onesta e Competente oppure Insieme per Marsala.

 

Parliamo di programmi?

 

Io ho qualche idea, vorrei mettere in campo un assessorato del problem solving per la risoluzione dei problemi. I cittadini quando si interfacciano con l’amministrazione trovano la strada sbarrata dalla burocrazia, invece un assessore che è a contatto costante con gli uffici sarebbe in grado di risolvere parecchi problemi.

 

Un sindaco che margini ha quando i dirigenti hanno le chiavi di tutto in un Comune?

 

Il dirigente non deve avere peso nelle decisioni, basta investire i funzionari di una posizione giusta, secondo diritto e con tariffe certe. Io recupererei i consiglieri di quartieri. Io strutturerei poi un ufficio dedicato solo ai finanziamenti europei, bisognerà inoltre far funzionare bene l’ufficio dei tributi e affrontare la questione delle tasse che sono tante e troppe per i cittadini. chi non le può pagare dovrebbe rendere un servizio alla collettività.

 

Che altro?

 

Farei una fiera del vino, una fiera importante. Bisognerà fare un patto con gli imprenditori bravi di Marsala, ce ne sono tanti.