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14/10/2019 07:00:00

Sanità, il Tar blocca la gara d'appalto per i pasti negli ospedali siciliani

Mentre dal Tar arriva un altro stop a una maxi gara bandita per gli ospedali siciliani dalla centrale unica degli appalti dell'Isola, l'assessorato regionale alla Salute si prepara a mandare all'Ars la lista di prodotti e servizi che ritiene più economico affidare ad altre centrali oltre lo Stretto. Gli uffici individueranno l'elenco anche in base alle analisi sui prezzi che hanno portato alla bocciatura della centrale e alla deliberazione dell'assessorato che chiede di stipulare convenzioni con altre centrali.

Il Tar di Palermo blocca la gara per la fornitura dei pasti negli ospedali siciliani: un appalto da 156 milioni di euro gestito attraverso la centrale unica di Committenza siciliana. I giudici amministrativi hanno emesso una ordinanza sospensiva accogliendo l'istanza di una delle imprese interessate che contesta il cambiamento dei criteri per la presentazione delle offerte economiche.

La sentenza rappresenta un'altra batosta per la centrale sulla quale l'assessorato ha evidenziato che non solo non ha ridotto i prezzi ma anzi ha provocato una lunga serie di peggioramenti nel sistema. A partire dagli stessi costi: dai dati rilevati emerge che i pacemaker per esempio costano anche il 25 per cento in più che in altre Regioni, alcuni vaccini il 10 per cento in più e una protesi d'anca il 40 per cento in più. Inoltre soltanto ad alcune delle gare aggiudicate ha fatto seguito la stipula di nuovi contratti e così il fabbisogno di farmaci e vaccini è stato soddisfatto soltanto parzialmente dall'attività della centrale unica di committenza.

C'è poi la questione della continua introduzione nel mercato di principi attivi e «la limitata configurazione organizzativa che non consente di intervenire in maniera tempestiva» come sottolinea il documento firmato dall'assessore regionale Ruggero Razza e dal dirigente generale Mario La Rocca. Il fabbisogno regionale non è neppure parzialmente soddisfatto dall'attività della centrale per alcuni dispositivi medici considerati di primaria importanza come stent vascolari, pacemaker, protesi d'anca e defibrillatori impiantabili attivi. Per questi ultimi due prodotti non è stata neppure iniziata alcuna procedura di gara. E sicuramente, spiegano dall'assessorato, i defibrillatori saranno tra i prodotti che saranno inseriti nella lista che nelle prossime settimane sarà consegnata all'assemblea regionale. 



Native | 2024-04-25 09:00:00
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