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15/11/2019 12:20:00

"La lettrice di Cechov" vince il Premio Mondello. Tutti gli altri vincitori

 di Marco Marino

Lo «Staremo a vedere» di Anton Cechov riassume perfettamente il sentimento di possibilità che pervade il fortunato romanzo di Giulia Corsalini, «La lettrice di Cechov», vincitore del Premio SuperMondello. Non è un caso che la citazione cechoviana sia stata posta in epigrafe al libro che racconta la storia di Nina, una donna ucraina di mezza età, costretta in Italia a fare la badante di una vecchia signora. L’unica exit strategy le viene offerta dal suo sconfinato amore per la letteratura: il professore Giulio De Felice offre a Nina la possibilità di collaborare con l’Istituto di Slavistica dell’università cittadina.


Nella terna del Premio SuperMondello, assegnato ieri alla Società Siciliana Storia Patria, erano stati selezionati romanzi di assoluta qualità: «I vivi e i morti» di Andrea Gentile (minimum fax), «L’innocente» di Marco Franzoso (Mondadori) e, appunto, «La lettrice di Cechov» di Giulia Corsalini (nottetempo). Su 90 lettori qualificati per la designazione del vincitore, Corsalini ha ricevuto 50 voti.


«La stessa atmosfera e il ritmo dei racconti di Anton Cechov, che rileggevo con attenzione, mi procuravano rigurgiti di nostalgia, che non avevano quasi piú nulla a che fare con i contenuti della narrazione, non volgendo ora il mio interesse verso un lontano passato perduto, ma verso un passato recente che tornava a farsi vivo: non erano le giornate ucraine della mia vita scomparsa, ora, a interessarmi, e tutto quello che Cechov riesce a dire circa l'infinita perdita umana e le aspettative deluse, la sua perfetta narrazione dell'inadempienza dei destini; ma quel gruzzolo di giorni italiani che in qualche modo potevo riprendere in mano, di cui quel ritmo narrativo aveva rappresentato una specie di colonna sonora» (pp. 118-119)


Per il Mondello Giovani, invece, i 180 studenti, provenienti da scuole di tutta la Sicilia (Palermo, Enna, Marsala, Caltanissetta, Agrigento, Catania, Santa Teresa di Riva), hanno voluto premiare “L’innocente” di Franzoso con 77 preferenze. È il racconto di una storia di pedofilia, dove il confine tra innocenza e colpa risulta così labile e ambiguo che i giovanissimi giurati nelle loro motivazioni - come sostenuto da Massimo Onofri, membro della Giuria del Mondello - hanno rivelato due opposte opinioni di lettura.


Durante la serata dalla Giuria è stato consegnato, altresì, il Premio Mondello Critica a Raffaele Manica per il suo “Praz”, edito da Italosvevo.



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