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06/01/2020 11:00:00

Scrive Roald Vento, sulle elezioni a Marsala e l'andare oltre i buoni propositi

 Marsala, Medaglia d’Oro al Valore Civile, merita di più che generici impegni di buon governo. Merita di più, molto di più … e non solo faraoniche promesse riconducibili ad elezioni amministrative che comunque vedono già schierati molti bei nomi del panorama politico, culturale e imprenditoriale della Città da cui partì l’Unità d’Italia.

A dire il vero, quello che sto scrivendo non vale solo per questa splendida cittadina, ma per tutte le altre della nostra provincia in cui si avverte il bisogno di una sana e competente gestione della cosa pubblica, per aiutarle ad uscire dal degrado politico, economico e programmatico in cui versano … e ciò ben al di là della genuina passione che ogni primo cittadino ha sin qui messo in campo.

Considerata la quasi scomparsa dei partiti tradizionali e delle relative ideologie che un tempo sostenevano chi amava far politica, ritengo che oggi sia il momento di fare un passo indietro, di rinunciare alle ambizioni personali e guardare con onestà intellettuale e determinazione all’impegno corale di tutte le “energie” che sin qui si stanno spendendo.

Ho conosciuto da vicino Alberto Di Girolamo e ritengo che al di là delle accuse che in piena campagna elettorale gli provengono da più parti , sia intanto una persona perbene e oggi pronto, dopo l’esperienza fatta, a dare in qualunque ruolo un decisivo contributo alla “svolta” che Marsala merita.

Contributo che, a mio modo di vedere, passa attraverso un gesto di umiltà, da parte di tutti: sedersi al tavolo delle trattative per unire le forze e assicurare al territorio una gestione unitaria che non dia spazio e spunti ai disgregatori di professione.

Alberto Di Girolamo, Diego Maggio, Salvatore Lombardo, Renzo Carini, Paolo Ruggieri, Salvatore Ombra, Massimo Grillo, Nicola Fici, Agostino Licari … nel silenzio di Giulia Adamo, tutti personaggi di alto profilo, hanno il dovere di lavorare all’unisono e tentare di dare una svolta alla Città, preservandola così dal frazionamento, dalla contrapposizione, dalla logica del potere e dalla “solitudine” che solitamente coglie chi si sente politicamente accerchiato.

Sarebbe bello poter pensare ad un Sindaco (chiunque esso sia) coadiuvato da una Giunta composta da cotanti qualificati personaggi che, dismesso l’armamento bellico, uniscano le loro energie per il bene dei territori e delle naturali vocazioni.

Roald Vento